Lennart Poettering, la crudeltà delle community opensource ed una vita rovinata per colpa di systemd

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Lennart Poettering è uno sviluppatore open ed un dipendente Red Hat. Contribuisce attivamente allo sviluppo di progetti quali Avahi, PulseAudio e, rullo di tamburi, systemd. In un recente blog post Poettering ha sganciato delle proverbiali bombe, facendo rivelazioni e lanciando quella che a tutti gli effetti è un’accusa verso tutto il mondo opensource.

Partiamo dalle rivelazioni. La (im)popolarità di questo sviluppatore è talmente alta che a sua detta riceve costantemente mail di insulti e sono state addirittura create delle petizioni per fargli smettere di scrivere programmi considerati inutili (235 firmatari). Addirittura pare che ci sia stata una raccolta di bitcoin per assoldare un killer e farlo fuori. Ci sono canzoni su Youtube che lo insultano, siti creati per boicottare i progetti che sviluppa (di uno in particolare abbiamo parlato qui) ed attacchi del tutto personali in ogni campo da gioco digitale.

Chiaramente il povero Lennart questa cosa non l’ha presa benissimo. All’interno del suo post evidenzia come questi limiti siano propri del mondo OpenSource. Sebbene infatti lo sviluppatore di systemd affermi che in passato non sempre le sue risposte siano state prevalentemente tecniche ad oggi dice di essersi sistemato e, di fatto, di combattere una battaglia contro coloro che scatenano flame basati su insulti personali e community chiuse (con un esplicito riferimento a Gentoo), tanto da fargli concludere:

“Wow, what an awful community Linux has!”.

(Wow, Linux ha proprio una community terribile!)

Il post prosegue, attaccando le community Linux dall’alto, partendo infatti dal creatore, Linus Torvalds, evidenziando il suo approccio poco politically correct (eufemismo) alla luce delle continue esternazioni e degli insulti, mai velati e sempre espliciti, che questi rivolge costantemente ai membri delle community, alla aziende (Nvidia, f**k you!), a chiunque.

Per sopravvivere a tutto questo, è necessario avere la pelle dura, dice. Ed alla luce di tutto questo, come dargli torto? Il problema sono le conclusioni, che stonano con qualcuno che stia accusando e puntando il dito verso una situazione che afferma di non gradire:

I am not the one to fix any of this, I cannot tell you how one could do it. And quite frankly, I really don’t want to be involved in fixing this. I am a technical guy, I want to do technical things.

(Non sono quello che risolverà questa cosa e non so indicare qualcuno che possa. Sinceramente poi, non mi interessa essere coinvolto nella sua risoluzione. Sono un tecnico, voglio fare il tecnico)

Conclude poi spiegando come nella community in cui opera quotidianamente (quella di systemd, che è moderata e quindi priva di attacchi) si trova bene e la trova fantastica. Ovvio, dopo aver denunciato tutto questo non parteciperà più a nessuna discussione in merito all’argomento. Quindi la discussione è chiusa ancora prima di iniziare.

Fatti quindi i dovuti complimenti per l’eco mediatico suscitato dall’intervento, una domanda nasce comunque spontanea: Lennart, per quale ragione hai scritto quel papiro?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.