KDE migliora l’integrazione delle applicazioni GTK3

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Alcuni giorni fa vi parlavamo di come un nuovo e rinnovato accordo tra GNOME e KDE volto ad unificare l’effort verso il desktop Linux in generale potrebbe portare finalmente quello sprint che serve alla nostra piattaforma preferita.

Che sia o meno parte di questo piano non è dato saperlo, ma in questi giorni è stato annunciato un migliorato supporto alle appliazioni GTK3 in KDE; per chi non avesse ben chiaro il problema, questo è dato dal fatto che i due Desktop Environment più usati utilizzano, alla base, due librerie grafiche differenti: da una parte GNOME con le sue GTK (Gimp ToolKit), dall’altra KDE con QT, i due ambienti -e le relative applicazioni- abbracciano ed usano estensivamente questi framework per dare una sensazione di uniformità tra le diverse interfacce.

Il problema è quando si usa un’interfaccia sviluppata in un framework all’interno dell’altro ambiente: tipicamente, lanciare un’applicazione GTK su KDE, o un’applicazione QT su GNOME, la fa apparire “brutta” o, quantomeno, fuori posto.

Annuncio di questi giorni, pilotato dal tema KDE Usability & Productivity, mostra una migliore integrazione delle applicazioni GTK con KDE, e soprattutto per quanto riguarda le “decorazioni” delle finestre: le applicazioni che utilizzano il tema GTK Breeze (un tema sviluppato proprio da KDE per integrare meglio le applicazioni GTK nel loro ambiente) adesso leggono correttamente le impostazioni del tema attivo di KDE e lo utilizzano:

(L’applicazione in primo piano è Gedit, editor di testo di GNOME scritto in GTK3, in esecuzione su KDE)

Questa migliore integrazione è disponibile dalla versione 5.17 di Plasma, e si tratta proprio di un miglioramento effettuato da Carson Black, il nuovo maintainer del tema in questione.

Tante altre feature sono state presentate con questo update, da miglioramenti a KWin (il window manager di KDE) ed a Okular e Dolphin (i due file manager più utilizzati su quella piattaforma), alla sistemazione di diversi bug, fino al miglioramento dell’interfaccia grafica per quanto riguarda le notifiche ed il sistema di gestione delle impostazioni, ma la parte grafica è quella che ci ha dato più da pensare.

Come funzionerà questo effort comune di KDE e GNOME? C’è pericolo che il voler “collaborare per il bene comune” diventi una lotta su quale ambiente conviene tenere come base su cui integrare l’altro? Oppure davvero si stringeranno la mano (come sembra stiano facendo pubblicamente) e lasceranno realmente da parte le “divergenze” per il “Nuovo Ordine del Desktop” (passatemi la citazione)?

Vedremo come si evolveranno le cose, nel frattempo se volete buttare un occhio più approfondito a tutte le novità vi rimandiamo al post di Nate Graham a riguardo.

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

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