Linus Torvalds accusa le politiche di Intel per la bassa diffusione di memorie ECC

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Che Linus Torvalds esprima le sue opinioni con una certa veemenza, lo sappiamo. Qualche anno fa si era preso perfino una pausa proprio per rieducarsi: lui stesso si era reso conto essere eccessiva.
Pausa che fu efficace per moderarsi, ma tutt’ora Linus non ha paura a definire una patch “oltremodo stupida” quando necessario. E l’inizio di questo 2021 vede un suo messaggio vergato della consueta forza.

In una discussione su CPU di AMD, una frase apparentemente innocua ha scatenato il nostro eroe:

So yeah, I do very much agree AMD has superior offering. ECC doesn’t really matter here though.

Quindi sì, concordo appieno che AMD abbia un’offerta superiore [ad Intel, N.d.T.]. Ma ECC non ha molta importanza qui, comunque.

ECC sta per Error Correcting Code (codice a correzione di errori), ed indica un tipo di memoria che incorpora del software per avere un controllo ai dati memorizzati e poterne garantire la correttezza.
Succede che per vari fattori ambientali (modifiche di temperatura, sbalzi di energia, campi magnetici) un bit memorizzato nella memoria cambi valore: quello che era uno 0, diventa un 1. Nelle memorie normali non è dato saperlo, ma nelle ECC il software incorporato è in grado di accorgersene e – il più delle volte – di correggere anche l’errore.

Già nella prima frase la risposta è perentorea, seguita da una considerazione che è un attacco senza appello ad Intel:

ECC absolutely matters.
ECC availability matters a lot – exactly because Intel has been instrumental in killing the whole ECC industry with it’s horribly bad market segmentation.

ECC ha assolutamente importanza.
La disponibilità di ECC ha molta importanza – esattamente perché Intel si è fatta strumento nell’uccisione dell’industria ECC nel suo insieme con la sua segmentazione del mercato orribilmente brutta.

Per Linus l’uso della memoria ECC dovrebbe essere normale, per tutti, e non solo riservato quelle macchine “dove tale corruzione è inaccettabile, per esempio in applicazioni di calcolo scientifico o finanziario” (come recita Wikipedia). E questa esclusività sarebbe da imputare alle scelte di Intel nel dividere il mercato tra enterprise (CPU per server con supporto per ECC) e consumer (CPU per desktop e notebook).

Non avrebbero scuse nemmeno i produttori, che da qualche decade hanno accettato la cosa, propagando anche il mito che la memoria DRAM moderna è abbastanza affidabile da non aver bisogno di ECC. Ma alcuni blocchi del Kernel osservati proprio da Linus e gli altri sviluppatori Linux non potrebbero essere spiegati in altri modi.

Nell’analizzare la situazione Intel, ancora una volta Linus si ritrova a dare forza ad AMD, pur limitandosi a constatare semplicemente che quest’ultima offre il supporto a memorie ECC pur non ufficialmente. Cosa che permette uno spiraglio, l’esistenza di un mercato.

Insomma, se il 2020 non è stato l’anno di Intel per Linus – che ha anche adottato una CPU AMD per il suo computer personale -, il 2021 sembra andare nella stessa direzione.

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

3 risposte a “Linus Torvalds accusa le politiche di Intel per la bassa diffusione di memorie ECC”

  1. Avatar amedeo lanza
    amedeo lanza

    Per chi non fosse convinto di quanto siano dannosi i monopoli e la miopia dei consumatori. I sistemi che supportano ECC sono (normalmente) più cari, la maggior parte dei consumatori non capisce il vantaggio tecnico e preferisce spendere di meno; Intel, come molti politici, trova più comodo assecondare il consumatore e proporgli qualcosa che sembra più in linea con le sue aspettative (risparmiare qualche soldino), anche se sa benissimo che non è la scelta tecnicamente migliore.

  2. Avatar Fedewiico
    Fedewiico

    Sono daccordo con Linus, la ECC sarbbe stata una tecnologia utile a tutti, l’averla relegata al segmento scientifico-server è stata una scelta che ha privato la massa di un vantaggio che difficilmente percepisce.
    Altre tecnologie sono state invece diffuse fino al segmento più entry-level, per esempio personalmente ho fatto girare macchine virtuali con le estensioni hardware su processori CELERON, quando avrei trovato più che normale che questo segmento di offerta commerciale non prevedesse questa funionalità, a favore di segmenti più professionali/costosi.
    Sono scelte, che in virtù del monopolio ci si trova a subire, del resto poi la poca diffusione delle RAM ECC ne fa aumentare il prezzo, e quindi è ancora più difficile la diffusione.
    Per fortuna c’è Linus che ha il “potere” di dire queste cose.

  3. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Mi spiace doverlo ammettere, ma anche questa volta il buon Torvalds ha ragione…
    ECC è una tecnologia che se fosse di larga produzione non avrebbe costi superiori alle non ecc, ed eviterebbe (o almeno ne avresti l’avviso) un sacco di crash di sistema inspiegabili quando ti trovi a lavorare in ambienti con disturbi, o con ram che si stanno rompendo.

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