KDE Plasma su smartphone

0

plasma-screen-1Tra i vari DE (Desktop Environment) di Linux, solo pochi possono essere considerati davvero storici, e tra questi si trova sicuramente KDE con il suo Plasma; il progetto è tutt’ora sotto grande sviluppo, tanto che solo da poco è usabile dal pubblico l’ultima incarnazione, la 5.8.

La longevità è dovuta sicuramente ai tanti utilizzatori (compreso chi vi scrive), e qualcuno potrebbe anche voler vedere il proprio ambiente grafico preferito in azione sul proprio smartphone. E potrebbe non essere deluso: Plasma Phone!

Il progetto ha in qualche modo gli stessi obbiettivi di Ubuntu Touch, ma usando il mondo delle librerie QT e KDE come riferimento (scelta davvero alternativa a GTK e Unity): creare un sistema che sia esteticamente uniforme su vari device e che permetta l’uso di (quasi) qualsiasi applicazione. In effetti iOS e Android fanno un ottimo lavoro, ma in questa visione sono il primo criticabile perché prevede solo un device, mentre il secondo viene personalizzato tanto -dalle case produttrici- da apparire molto diverso da device a device; inoltre -sempre in questa visione- entrambi i sistemi non danno abbastanza libertà o consapevolezza nelle impostazioni (e quindi nelle scelte) dell’utente.

Plasma Phone vuole dare voce a tutte queste esigenze integrando tra loro altri progetti specializzati in un particolare compito, che prendiamo in esame uno alla volta.

  • Plasma Mobile – lo spazio vero e proprio del desktop per dispositivi a tocco: il vero pezzo originale, diverso dalle controparti desktop.
  • KWIN/Wayland – il gestore delle finestre, usando non più il server X ma la nuova implementazione Wayland.
  • libhybris on ARM e DRM on intel – i driver grafici.
  • Voicecall – parte GUI e demone che si occupano di comporre un numero telefonico.
  • Ofono – framework che gestisce le componenti telefoniche del dispositivo; è il backend di voicecall per effettuare una telefonata.
  • RIL – un altro componente, questo preso dal mondo android, che gestisce le componenti radio hardware.
  • OHM – Open Hardware Monitor monitorizza lo stato dei sensori e dell’hardware (come la temperatura della CPU).
  • Telepathy – il framwork per la messaggistica che usa IPC (come DBUS) per offrire una interfaccia uniforme.
  • pulseaudio – il server audio, che si occupa di gestire gli eventi sonori e la registrazione dal microfono.

Il progetto è ancora in fase iniziale, ma sufficientemente maturo da poter essere installato su device Nexus 5; è presente una versione anche per Oneplus One ma non è altrettanto pronta.
In fondo non siamo molto lontani da una versione ad hoc di Kubuntu, quindi potenzialmente molte applicazioni potrebbero essere compatibili out-of-the-box.

It is build to be potentially running many Qt/GTK/X11-based applications, for example:

Plasma apps, Ubuntu Touch (.click) apps, Gnome apps (e.g.GnomeChess), X11 (e.g.xmame) and possibly other Qt-based apps like Sailfish OS or Nemo. Packages can be installed by “apt-get install packagename”.

È costruito per poter potenzialmente eseguire molte applicazioni batate su Qt/GTK/X11, per esempio:

apps Plasma, apps Ubuntu Touch (.click), apps Gnome (come GnomeChess), X11 (come xmame) e probabilmente altre apps basate su Qt come Sailfish OS o Nemo. I pacchetti possono essere installati con [il comando] “apt-get install nomepacchetto”

Un progetto ambizioso, ma che usa solo software opensource e (a differenza di Canonical) un processo di lavoro completamente trasparente, aperto.

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.