Mentre opensource.com pubblica uno studio in cui emerge come la nuova professione dell’IT sarà l’amministratore OpenStack, e di come chiaramente per garantirsi una posizione saper usare OpenStack sia importante, un’altra parte di internet si interroga su chi godrà maggiormente di questa esplosione di tecnologia.
Nel ragionamento è ovviamente doveroso fare una distinzione tra distributori di servizi, architetti di sistemi e produttori di software. In quest’ultima categoria combattono la loro battaglia le grosse aziende OpenSource quali Canonical e Red Hat.
Sebbene infatti Canonical abbia storicamente il vantaggio di aver visto lungo in merito ad OpenStack e di essere stata sin qui la piattaforma predefinita per il sistema (ed attualmente anche la più utilizzata), la prepotente entrata in scena di Red Hat mischia le gerarchie, e non è un mistero la volontà manifesta da parte di quest’ultima di voler rendere Openstack un pacchetto preconfezionato vendibile come sempre in termini di subscription.
Chi vincerà la battaglia? Parafrasando l’antico detto africano, speriamo che non succeda come quando litigano gli elefanti, nel senso che poi a rimanere schiacciata è sempre l’erba.
Ecco un articolo per approfondire questi temi.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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