Red Hat caccia uno sponsor dal Red Hat Summit e poi lo richiama, con tanto di scuse. La colpa? Di Openstack!

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Una vicenda molto particolare balza agli onori della cronaca per quanto riguarda Red Hat. Una startup di San Francisco, Piston Cloud Computing, il cui main focus è quello di offrire soluzioni basate su OpenStack, doveva prendere parte al come sponsor al Red Hat Summit, che si svolgerà dal 14 al 17 aprile a San Francisco.

Sembra però che, a causa della chiusura di un contratto su di un grosso cliente da parte di Piston verosimilmente in merito ad OpenStack (ed in cui apparentemente Red Hat è stata battuta), l’azienda dal cappello rosso abbia fatto dietro front, dichiarando non gradita la presenza della startup.

A rendere particolare la vicenda, oltre il fatto che una sponsorship come quella di Piston costa tredicimila dollari, è soprattutto la dichiarazione rilasciata in seguito alla richiesta di chiarimenti da parte di Red Hat, nella persona di Stephanie Wonderlick: “Abbiamo fatto un errore, la decisione è stata presa con leggerezza, Piston sarà nostra ospite nell’ambito del Red Hat Summit“.

Non c’è che dire, una brutta vicenda che per Piston si è risolta al meglio, in termini tanto di visibilità quando di pubblicità pubblicità, gratuita, in questo caso.

A questo link l’articolo originale di itwire.com.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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