Chiude il progetto opensource TrueCrypt

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A volte può succedere che il ciclo di vita di un software subisca un colpo improvviso che cambi completamente la direzione prevista: è il caso del progetto open source TrueCrypt, che da mercoledì ha deciso di chiudere i battenti; la pagina sourceforge del progetto è rimasta aperta solo per dare le istruzioni agli utenti Windows su come migrare i volumi attualmente criptati verso un altro software, BitLocker, che è incluso in Windows 8. Per le altre piattaforme (Mac, Linux) ogni utente ha la possibilità di scegliere quale sia il prossimo software crittografico (personalmente su Linux consiglio dm-crypt, che è incluso nel kernel dalla versione 2.6), ma la compatibilità dei volumi non è garantita.

La causa che ha spinto i manutentori di TrueCrypt a chiudere i battenti è stata la realizzazione di un audit di sicurezza fatto dalla compagnia iSec Partners che è riassumibile con questa frase: “…il codice sorgente per il bootloader e il kernel Windows non hanno raggiunto gli standard di sicurezza richiesti”. Dopo l’audit i manutentori del progetto hanno modificato la home del page del sito web, aggiungendo in testata e nel piede la frase: “usare TrueCrypt non è sicuro e [il software, ndr] potrebbe contenere problemi di sicurezza non risolvibili”.

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