Viviamo su un pianeta con risorse limitate e da una decina d’anni il tema del risparmio energetico è di grande rilevanza: non bisogna confondere la privazione con il consumo intelligente e sostenibile di risorse, ecco perché ricercatori e imprenditori vogliono trovare soluzioni per prodotti sempre più innovativi e responsabili.
Il progetto wattOS punta proprio a ridurre il consumo di risorse dedicato ai personal computer dando comunque le stesse potenzialità; è un sistema operativo open source nato nel tardo 2007 con l’intento di riutilizzare hardware vecchio, piuttosto che comprarne di nuovo e consumare meno energia dissipando meno calore su hardware relativamente recenti, il tutto tramite una gestione oculata delle risorse a disposizione. L’ecosistema Linux già vanta un posto di rilievo per la gestione delle risorse, ma wattOS si è voluto spingere ancora oltre, non solo utilizzando una combinazione di software lightweight per il desktop, ma anche proponendo supporto a schede madri e chip a basso assorbimento elettrico. Questa sinergia può portare un desktop completo di tutte le funzionalità al micro consumo di 8 Watt! Il consumo energetico è ridotto anche su hardware normale, come illustrato in questo post.
La nuova release versione 8 vede un cambio strutturale molto importante: il sistema passa da essere basato su Ubuntu a Debian (Wheezy, nel dettaglio), scelta dettata dalla filosofia del progetto evidentemente. Per approfondirne le ragioni è possibile seguire la pagina di wattOS su Google+.
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