Buon SanValentino! Ma… Occhio! il 60% dei siti di appuntamenti sono vulnerabili agli hacker, lo dice IBM

0

tux-valentine

Mentre le romanticherie si sprecano in questa che è la festa degli innamorati, o almeno degli innamorati che si adeguano alle feste imposte, IBM pubblica uno studio che illustra come il 60% dei siti di appuntamenti (applicazioni mobile comprese), sono vulnerabili agli attacchi di hacker il cui scopo è sottrarre informazioni personali e, soprattutto, dati aziendali.

Prima di bollare il tutto come un’ipotesi improbabile, basti pensare che queste app, magari senza che l’utente ne sia al corrente, possono accedere a telecamera, microfono, memoria e posizione GPS. Interpretando quanto scritto si potrebbe pensare che l’utente se la cerchi… Ma il problema è meno banale di quanto possa sembrare, poiché lo studio IBM mostra come un americano su 10 sia iscritto ad uno di questi servizi ed utilizzi applicazioni potenzialmente rischiose.

Come spiega Eweek, i ricercatori IBM hanno rilevato che 26 delle 41 applicazioni di incontri su piattaforme Android sono vulnerabili in maniera media o alta. Lo studio risale alle applicazioni disponibili sul PlayStore ad ottobre 2014. Partendo da qui e terminando con l’utilizzo del social engineering si arriva a concludere che la strada del recupero informazioni, per qualcuno abbastanza abile, è piuttosto spianata. Inevitabilmente, per le aziende, questo risvolto rappresenta un bel problema.
Nel Belpaese il fenomeno dei siti di dating non sembra così diffuso, ma rimane il fatto che la leggerezza nella gestione delle informazioni personali (e di chi vi può accedere) sui propri dispositivi andrebbe considerata in maniera molto più seria di quanto non lo sia oggi.

Perciò, prima di premere il tasto “ACCETTA” e concedere al produttore dell’applicazione che stiamo installando anche lo Ius Primae Noctis forse è meglio pensarci due volte. E se poi te ne penti?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.