Torvalds: chi inizia a scrivere il Kernel Linux trova un lavoro più velocemente

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Tempo fa abbiamo parlato di chi scrive il Kernel Linux e da quell’analisi della Linux Foundation è emerso come in realtà solamente una percentuale irrisoria del Kernel è scritta “gratis”. Infatti la stragrande maggioranza del codice di Linux viene scritta da persone stipendiate (persone assunte dalle aziende che contribuiscono attivamente allo sviluppo del Kernel).

Ma l’analisi non si ferma qui, ed a dare un’ulteriore spunto di riflessione in merito all’argomento ci pensa proprio Linus Torvalds, secondo il quale:

… People who start writing kernel code get hired really quickly

(… Le persone che iniziano a scrivere il codice del kernel vengono assunte rapidamente)

Il riferimento è a come le cose sono cambiate nell’ambito dello sviluppo del Kernel, in cui chi inizia da volontario finisce (quasi) sempre per essere assunto da una delle aziende che contribuiscono attivamente al Kernel. E non si sta parlando di aziende qualsiasi, quanto piuttosto di Red Hat, Intel, Texas Instruments, Linaro. Pertanto a fronte di un impegno iniziale in modalità volontaria, l’assunzione potrebbe essere dietro l’angolo

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

3 risposte a “Torvalds: chi inizia a scrivere il Kernel Linux trova un lavoro più velocemente”

  1. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    ecco un esempio di come l’open source favorisca la meritocrazia; le aziende in questione assumono chi ha dimostrato di saperci fare, e tutti possono provarci.
    Il kernel linux avrà i suoi difetti, ma ha anche delle caratteristiche straordinarie! Nulla di strano che sia il kernel più diffuso al mondo 🙂

  2. Avatar Raoul Scarazzini
    Raoul Scarazzini

    Verissimo, ed a questo aggiungo che per queste persone meritevoli il luogo di lavoro è… La propria casa!

    Mica male come prospettiva…

  3. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    guarda io non ne faccio nemmeno una questione di merito, rispetto all’azienda media il mio home office i seguenti vantaggi:
    – postazione ottimizzata, con apparecchiature ed accessori di prima qualità, costantemente aggiornati negli anni
    – spazio riservato e tranquillo
    – nessuno stress legato al commuting
    – se sono malaticcio non rischio di contagiare gli altri e vice versa (quante epidemie ho visto nella mia carriera per via degli spazi ristretti… tipo polli di batteria)
    – se sono stanco mi sdraio 5-10 minuti e riparto di slancio, invece che trascinarmi nel corso della giornata

    Secondo te dove produco di più?
    E’ anche vero che non sono entusiasta del lavoro 100% remoto, ci vuole ogni tanto un po’ di contatto umano e non è bello essere solo “virtuale”, contribuisce a renderti facilmente sostituibile.

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