Chi si rivede! SCO torna all’attacco di IBM… Ma non era una compagnia morta?

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Era da molto tempo che non si sentiva più parlare di SCO, una società famosa più che per i propri prodotti (di fatto è produttrice di una versione di Unix) per la lunghissima diatriba legale portata avanti nei confronti di Linux in generale e nello specifico verso Red Hat, Novell e IBM (Vedi la lunga pagina di Wikipedia che descrive la vicenda).

Dalla community Linux l’atteggiamento di SCO è sempre stato visto negativamente, in quanto tutto il codice software che è parte della diatriba di fatto è open source, ma queste opinioni non hanno mai scoraggiato le rimostranze della società.
Probabilmente guidati dall’indomito spirito di chi la dura la vince i legali ingaggiati da SCO sono tornati all’attacco di IBM, riesumando una diatriba vecchia di quattro anni all’interno della quale oltre ad asserire che IBM si sarebbe appropriata indebitamente di codice, aggiungendo però un ulteriore dato, riportato dal quotidiano Salt Lake Tribune:

SCO alleges that IBM executives and lawyers directed the company’s Linux programmers to destroy source code on their computers after SCO made its allegations.

(SCO asserisce che i dirigenti e gli avvocati abbiano imposto ai programmatori Linux dell’azienda di distruggere il codice sorgente sui loro computer dopo che SCO ha fatto le sue accuse).

Se il principio della storia che si ripete rimarrà valido anche in questo caso tutto si risolverà in una nuova bolla di sapone. Fa specie però leggere che una società in bancarotta dal 2007 abbia ancora la forza (ed i mezzi economici) per accusare le altre aziende delle proprie disgrazie. Staremo a vedere come finirà questa volta…

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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