Perché chi dice che Linux non è ancora pronto per i desktop non ha capito nulla

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microsoft-linux

E’ frustrante dover ancora commentare questo genere di notizie nel 2015, ma non si può nemmeno stare sempre zitti. Sono incappato in questo articolo nel quale Nick Farrell (del sito www.fudzilla.com) asserisce di provare ogni tre anni ad installare una distribuzione Linux (quest’anno era Ubuntu) per poi rimanere inevitabilmente deluso. In verità l’articolo si apre proprio con la frase:

Nothing ever changes

(Non cambia mai niente)

e via con la solita trafila: driver proprietari, OpenOffice non è Office, Gimp non è Photoshop, ma soprattutto quella frase, che sembra pregna di significato, ma che invece rivela tutta l’assenza di senso nel ragionamento:

Coming from Windows 7, where a user with no learning curve can install and start work it is impossible. Ubuntu can’t.

(Arrivare da Windows 7, dove un utonto può installare ed iniziare a lavorare è impossibile. Ubuntu non può.)

Il tutto condito in apertura dall’affermazione “Sono un utente Windows”.
Nick Farrell, cosa ci vuoi dire con questo tuo scritto? Vuoi dirci che Ubuntu è troppo difficile? Che prima di essere operativo con una distro Linux (che hai scaricato ed installato rivitalizzando, guardacaso, un vecchio PC) deve passare del tempo? Che, con Windows, terminata l’installazione sei operativo subito?

Cosa vuol dire che Linux non è ancora pronto per il desktop?

Vuol dire che non ci si può installare Microsoft Office? O Outlook? O Photoshop? Perché se è questa la risposta va rivisto l’approccio: Linux non è pronto per i programmi che tu, autore dell’articolo, vorresti sul tuo desktop, senza però pagare le licenze ai produttori. Ma se la tua produttività dipende da Office, allora è giusto che continui ad usare Office. Cosa ti spinge a cercare un’alternativa? E soprattutto, cosa ti fa concludere che quanto sia inadatto a te lo sia anche per il mondo? Il 90% degli utenti che vengono definiti “with no learning curve” (ergo, utonti) non ha idea di cosa sia una macro, un formato chiuso o lo standard di invio della posta elettronica, quindi QUALSIASI software utilizzi, purché lo renda produttivo, si rivela adatto.

Mia madre, proprio la signora Mia Mamma Usa Linux, è dal 2008 che usa con successo Linux, fa tutto quello che deve fare, home banking, navigazione, posta elettronica, tutto. Questo significa che Linux è pronto per i desktop? Se ti stai ancora ponendo la domanda, allora non c’è davvero speranza.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

24 risposte a “Perché chi dice che Linux non è ancora pronto per i desktop non ha capito nulla”

  1. Avatar Sandro Porrazzini
    Sandro Porrazzini

    Solo per aggiungere una cosa: se vuole per forza office basta installarlo attraverso wine. Sono 3 anni che uso microsoft office con questo metodo (regolare licenza, s’intende) proprio nelle situazioni in cui si deve utilizzare per forza 🙂

  2. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    dico la mia, premettendo che sono un linux fan ed ho perso il conto del numero di macchine su cui lo ho installato con successo. Tra queste macchine risulta un vecchio portatile di mio suocero su cui gli ho messo Ubuntu 14.04.
    Concordo sul fatto che OpenOffice/LibreOffice sia adatto per l’uso della maggior parte degli utenti, ma per mio suocero, che è abituato ad Office, il fatto che diverse opzioni/pulsanti siano disposti diversamente lo manda in crisi; stessa cosa per altri programmi…
    Diverso invece se prendi un bambino: sicuramente sarà in grado di adattarsi a qualsiasi cosa gli si mette davanti, Linux compreso, ma se a scuola gli fanno usare Windows ed Office che si fa?
    Insomma linux è pronto per il desktop, ma ancora non è per tutti, anche se distribuzioni come Ubuntu hanno fatto grossi passi avanti in questa direzione.

  3. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    hai qualche link a cui riferirti? Sarei favorevole ad installarlo sul mac, anche io con regolare licenza, ma non saprei come recuperare una vecchia versione (mi sembra che l’ultima versione che funziona bene sia la 2010)

  4. Avatar Raoul Scarazzini
    Raoul Scarazzini

    Il centro dell’articolo che ho scritto è proprio questo: non si può “accusare” Linux di non essere pronto per il desktop solo perché alcuni software che la gente usa (Office in questo caso) lì non funzionano.
    Il principio da cui uno deve partire è: cosa mi serve per essere operativo? E fare le scelte in base a quello. L’autore dell’articolo invece giudica un dolce come fosse un primo, ed è normale che si ritrova insoddisfatto.
    Con la Ferrari i rally non li puoi fare, sarà più performante sicuramente un Dacia Duster…

    Il discorso scuole, ahimè, è più complesso e forse lo renderò oggetto di qualche altro articolo futuro 😉

  5. Avatar Raoul Scarazzini
    Raoul Scarazzini

    Fosse solo quello il problema (ossia far girare Office sotto Linux). L’autore dell’articolo originale va ben oltre: per affermare che Linux sia pronto per i desktop voglio inserire il CD, premere setup.exe ed al termine dell’installazione usare Office. E’ un ragionamento grottesco e assurdo.

  6. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    sì l’articolo è pura pattumiera, se MS ed Adobe non fanno versioni del loro software per Linux la colpa è di Linux? Mah…

  7. Avatar Sandro Porrazzini
    Sandro Porrazzini

    wine c’è anche per Mac, basta fare una semplice ricerca con google. Se il Mac è recente credo che abbia la possibilità di far girare applicativi windows anche senza wine. Io, comunque, utilizzo Office 2007 (ho una licenza Enterprise con cui posso fare più installazioni) e non ho esperienza con versioni successive, anche se con il 2013 so che ci sono state difficoltà a farlo girare con wine – ma non ho esperienza diretta.

  8. Avatar Sandro Porrazzini
    Sandro Porrazzini

    Infatti…

  9. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    mi sono spiegato male, uso già wine sul mac; mi chiedevo se ci fosse un link che dava dritte su come installare ed utilizzare una versione recente (che penso siano le uniche regolarmente acquistabili). Sul mac non girano nativamente applicazioni windows (a meno che non ci installi windows ovviamente), ma esistono delle versioni specifiche di office (la cui qualità però mi risulta di gran lunga inferiore a quello per windows)

  10. Avatar Sandro Porrazzini
    Sandro Porrazzini

    Ho capito. Adesso come adesso non so darti un link preciso, ma basterebbe seguire qualche discussione sui forum di linux che riguarda l’argomento – visto che la problematica dovrebbe essere molto simile. Se hai un po di pazienza vedo di procurarmi qualche link di riferimento e te lo mando in giornata… 🙂

    http://essepiphoto.blogspot.it/
    http://www.ternistoria.blogspot.it/ http://informaticaitaliana.blogspot.it/
    Inviato da Samsung Mobile

    Il giorno 13 marzo 2015 14:34, Disqus ha scritto:

  11. Avatar Sandro Porrazzini
    Sandro Porrazzini

    Ok, Ofice 2013, allo stato attuale, non è installabile su wine ma Office 2010 si. E’ necessario installare, oltre wine, anche “Playonmac” che è la versione per Mac di “playonlinux” (contiene più estensioni, rispetto al semplice wine)
    Quindi devi avere sia wine che playonmac.
    Tieni conto che, personalmente, non ho provato ad installare Office 2010, quindi non posso darti notizie sicure.
    Questo è il link per scaricarlo (è free)
    https://www.playonmac.com/en/

    http://essepiphoto.blogspot.it/
    http://www.ternistoria.blogspot.it/ http://informaticaitaliana.blogspot.it/
    Inviato da Samsung Mobile

    Il giorno 14 marzo 2015 07:33, asp3xx ha scritto:

  12. Avatar RiccardoC
    RiccardoC

    ok grazie, ora mi manca solo come ottenere una licenza dell’antico office 2010… 🙂

  13. Avatar Sandro Porrazzini
    Sandro Porrazzini

    🙂

  14. Avatar Roberto64
    Roberto64

    Se davvero linux sopperisse ad ogni esigenza il problema non si poneva minimamente,ma leggo di tanti che dopo averlo provato, sono ritornati da windows, effettivamente i programmi sono vetusti e molti non funzionano più grazie ad ubuntu che si aggiorna ogni 6 mesi facendo diventare obosoleto il parco software che si allarga a macchia d’olio man mano che si va avanti.
    Lasciamo perdere office, qui manca un bel po di roba, un karaoke decente ad esempio, grazie a wine posso far funzionare karaoke 5, ma vi sembra giusto?
    un programma decente per rippare dvd, o usi dvd 95 o dvd rip ti butti dalla finestra, impostazioni poverissime.
    Dei giochi di carte o qualche videogioco carino, o steam o nulla, per non parlare dei temi orribili e vetusti che vi sono su qualsiasi desktop, che sia kde o mate o gnome i colori sono impastati e mancano le semitrasparenze, e le cartelle e icone a dir poco ridicole.
    Non bisogna arrabbiarsi se è la verità, linux non sarà mai pronto se anziche programmare software si sfornano solo distro inutili.

  15. Avatar Michele
    Michele

    Le domande da porsi sono:
    Cosa mi serve per essere operativo ? Ho la possibilità di scegliere ?
    Benissimo, faccio la scelta più consona alle mie esigenze, stop.

    Adagiarsi sulle metodologie dell’uso di un sistema operativo porta con estrema facilità a giudicare erroneamente un altro, creato con una filosofia diversa.
    Ne è un esempio lampante quando l’autore dell’articolo dice di inserire il CD e premere setup.exe.
    Ed è proprio dalle abitudini che nascono le cosidette “guerre di religione”.

    Secondo me si deve cercare di essere “dei buongustai”, e non “fan di qualcosa”, perchè alla base di tutto questo discorso ci sta la conoscenza.
    Senza conoscenza non posso avere una risposta certa alle mie domande e non posso giudicare.
    Se invece ho le conoscenze in ambito Mac, Windows e Linux saprò esattamente cosa scegliere, e soprattutto saprò apprezzare le diverse tipologie di sistemi perchè ne conosco i difetti e le loro potenzialità.

  16. Avatar golden
    golden

    Non mi esprimo su karaoke e dvd.
    Però sulla grafica…per carità, ognuno ha i suoi gusti ma…

    Ti direi di andare su DeviantArt e di cercare “desktop linux” e “icon linux” per farti un’idea di che meraviglie estetiche si possano ottenere su una distro linux. Ma anche rimanendo sul “default”: elementaryOS, OzonOS, ZorinOS, la stessa Ubuntu con Unity o con Gnome3…possiamo dire di tutto di più sulle funzionalità, ma come si fa a dire che siano BRUTTI? O_O

    Le icone poi…questa è proprio un trollata: ce ne sono talmente tante che è impossibile che non ci sia almeno un set che incontri i tuoi gusti.

  17. Avatar aytin
    aytin

    Mah… Io penso che articoli del genere siano incommentabili perché denotano solamente un’ignoranza abissale dell’autore (non nel senso dispregiativo del termine ma perché mi pare non conosca veramente nulla dell’ambiente che sta valutando).

    Personalmente, nel 99% dei casi mi sono imbattuto nei seguenti scenari (va da sè che se l’utente non è scafato dovrà chiedere aiuto all’”amico”) che smentiscono clamorosamente quanto da lui affermato (senza mai trovare un controesempio) :

    1) pc “vuoto”: Si installa tipicamente windows 7 e se l’utente non è “geek” va nel panico, altro che produttivo all’istante, perché dopo l’installazione, windows è tutto fuorché usabile. Molti driver vanno cercati, scaricati e installati oltre alla pletora di qualunque altro software necessario: suite da ufficio, multimedia, utility varie, antivirus ecc.
    2) pc preconfezionato: urge comunque lavoro massiccio di rimozione di tutto il bloatware presente che, come nel caso recente di Lenovo che installava sua sponte l’ad-aware superfish, potrebbe anche portare qualche brutta sorpresa. L’unico vantaggio in questo caso è dato dall’installazione comprensiva di driver. Tutto il resto del lavoro è da fare comunque immediatamente o quando scadranno le licenze dei software in trial.

    Per quanto se ne possa dire, citando Ubuntu come SO più amichevole nell’istallazione, una volta che il pc sia pronto, si ha già tutto quello che serve all’utente medio.

    Non parlo di superiorità dell’uno o dell’altro sistema. Se l’utente (non geek, medio, consumer o come vi pare) ha un’operatività che lo lega ad un’interfaccia, col cavolo che lo convinci ad usare altro. E dopo il mega flop di Windows 8 pensavo fosse un concetto chiaro anche agli astroturfer MS.

    Il resto della discussione basata su photoshop-office-autocad (di solito c’è anche questo nei non-argomenti anti-gnu/linux) che mancherebbero sul pinguino e sono indispensabili per l’utente medio (???) è solo fud attira-click. All’autore dell’articolo consiglierei questa letturina, datata ma ancora valida: http://linux.oneandoneis2.org/LNW.htm

  18. Avatar Raoul Scarazzini
    Raoul Scarazzini

    Il Karaoke?!??! Really?

  19. Avatar Yuri Giannotti
    Yuri Giannotti

    GNU/Linux non è migliore di Ms Windows.. Sono solo molto diversi, io credo che non serve a niente un sistema operativo iper stabile,user-friendly-con compiz a manetta che fa i quadratini che girano… servono applicazioni SERIE! che se ne fa un utente di 1000 forks di oOo, e alternative libere che per quanto seguono una filosofia bellissima sono obsolete e naif…
    Se e quando gli sviluppatori di software prioritario decideranno di estendere le loro applicazioni in GNU-Linux gratto l’hdd e ci ricompilo tutto gentoo…

  20. Avatar Michelangelo Giacomelli
    Michelangelo Giacomelli

    Per rippare DVD HandBrake e per il karaoke UltraStar Deluxe, sono entrambi multipiattaforma.

    Molti uffici e utenti usano firefox e libreoffice (o openoffice) pure su windows e mac, non vedo il problema.

    Per i giochi… a parte steam e i mmorpg compatibili (2 su tutti ryzom e dofus), io ho preso diversi humble bundle a prezzi ridicoli c’è roba tipo torchligth 1&2, limbo, bastion, kingdom rush,…

    Poi ci sono i giochi open: da citare almeno: tux kart, warsow, xonotic, nexuiz, battle for wesnoth…

  21. Avatar Roberto64
    Roberto64

    Stai parlando di aria fritta, troppa miseria, ultrastar poi lasciano perdere.

  22. Avatar Michelangelo Giacomelli
    Michelangelo Giacomelli

    Come ti pare. #saichemefrega

  23. Avatar Carlo Rocca
    Carlo Rocca

    Ho lavorato per molto tempo nel mio studio grafico assieme a 3 collaboratori esterni. Ognuno aveva le sue esigenze e abbiamo sempre scelto sistemi multipiattaforma che andassero bene a tutti. Prima OpenOffice e oggi LibreOffice al posto di MsOffice, GnuPG per la crittografia, file PSD per tutti i formati con livelli e così via.
    Come server Nas utlizzivamo i Netgear con Linux installato e con funzioni aggiuntive: meraviglioso su tutti i punti di vista a cominciare dall’accenzione programma e e il backu inncrementale automatico.
    Dopo un po’ da Windows sono passato a Mac per fare grafica e ci sono tutt’ora.
    Di tanto in tanto provo alcune distrubuzioni linux come Ubuntu, Linux Mint per capire se posso sostituire sistema e applicazioni che mi soddisfino pienamente.
    Da circa un mese sto smanettando su Linux Mint per trasformarla in una workstation grafica e se fosse solo per i programmi disponibili tutto andrebbe liscio come l’olio ma ci sono dei problemi e i problemi sono più alla radice e alla eccessiva libertà, a mio avviso che si respira in ambiente opensource.
    Attenzione le mie critiche non vogliono essere denigratorie ma costruttive e spero che questo si capisca per cercare in qualche di riuscire a colmare certi limiti che ci sono.

    Partiamo dal fatto che non ho avuto problemi a calibrare il monitor con DispalyGui, a fare grafica vettoriale con Inkscape e a disegnare o manipolare le foto con gimp e Krita, il mio problema nasce dal fatto che Krta e Gimp non dialogano tra loro.
    L’altro problema è che tra una versione all’altra di Krita, e parlo di minor release, mi cambiano aspetto grafico e modalità di interagire con i livelli.
    Cose da poco? Forse per alcuni ma non per me.
    Il problema è di Linux? Non in senso stretto ma le licenze GnuGPL danno eccessiva libertà e ognuno fa quello che vuole. Parere personale? Non tanto, se andate su Wikipedia e cercate linux, scorrendo in basso c’è un grafico che mostre quante distribuzioni esistono di Linux.
    Esiste il formato OpenRaster per sostituire il formato PSD nel mondo opensource ma perché allora non utilizzarlo invece di utilizzare i formati proprietari sia di Gimp che di Krita?
    Linux in se mi piace? Si e anche parecchio: mi piace la possibilità di scegliere il file system, il file manager, il windos manager in poche parole il desktop lo si può personalizzare e tutto funziona bene ma l’eccessiva frammentazione delle versione assieme a tutti i windows manager diversi l’uno dall’altro, e sono mondi a se stanti e non solo interfacce grafiche, diventa difficile per aziende del calibro di Adobe o Blizzard investire in questo settore.
    Avremmo bisogno di queste aziende se ci fossero delle linee guida per creare i programmi e farli dialogare tra loro? A mio avviso no ma ogni programma sembra un’isola a se e questo per me è un problema.
    Per cui alla fine sono ritornato a Mac.
    Alla domanda se Linux è pronto per il desktop dico subito di si a patto di non avere troppe esigenze specifiche di tipo proferssionale.
    Per leggere la posta, navigare su internet, postare su facebook, ascoltare musica, chattare con gli amici e anche scrivere qualche documento e fare dei calcoli è fantastico e a mio avviso di gran lunga superiore anche a Windows 10 che mi crea problemi, nel 2016, se un file ha un nome eccessivamente lungo.
    Spero di non essere sbranato per questo mio post che critica qualche aspetto di lunix ma ne esalta altre.
    Buona giornata a tutti

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