Paura di OpenStack? Paura soprattutto della fase iniziale di installazione? Esiste un prodotto che potrebbe eliminare questo scoglio iniziale.
RDO (il cui acronimo, sebbene le FAQ del sito ufficiale cerchino di negarlo, sta per Red Hat to build a Distribution of OpenStack) è una distribuzione di OpenStack nata per agevolare l’implementazione di soluzioni OpenStack complete su piattaforme RedHat-based, quindi CentOS, Fedora e RedHat stessa.
In questa interessante intervista, il curatore di RDO Alvaro Lopez Ortega, spiega quali sono i plus della soluzione, andando a sottolineare i punti di forza che dovrebbero far propendere le utenze (anche enterprise) verso il prodotto:
We have heard all sorts of user stories, from universities using RDO to provide cloud computing capabilities to its students, to the CERN, using RDO on 100,000 cores for particle physics research calculations
(Abbiamo sentito tutti i tipi di casi di utilizzo, dalle università che utilizzano RDO per fornire il cloud computing ai propri studenti, fino al CERN, che utilizza RDO per i calcoli sulle ricerche di particelle fisiche su 100.000 core.)
Rimane inteso dalle parole di Ortega che il progetto è un progetto Communty, il che significa come in caso di richiesta di supporto la via per riceverlo sia la stessa di sempre: mailing list e canali IRC. Se invece il supporto richiesto dovesse essere quello di classe Enterprise, con tempi di risposta certificati, allora inevitabilmente si dovrebbe optare per il fratello commerciale del prodotto, ossia Red Hat Enterprise Linux OpenStack Platform (RHEL-OSP).
RDO si aggiunge quindi a Spacewalk (fratello community di Satellite), CentOS (fratello community di RHEL) ed a tutta la schiera di prodotti di tipo community che tramite il proprio know how possono diventare potenti strumenti enterprise.
Per altre informazioni ecco il sito ufficiale di RDO: https://www.rdoproject.org.
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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