Cosa c’entra Neil Young con lo streaming? Cosa potrebbe accomunare una leggenda del rock con le piattaforme di streaming. E, più di tutto, cosa c’entra questo con miamammausalinux.org? La risposta all’ultima domanda è la più semplice: nulla. Se non nell’ambito di una curiosità legata al mondo dell’informatica. Perciò, per rispondere alla prima domanda, essendo i fruitori di Linux per natura curiosi, ecco cosa ha scritto Neil Young sul suo profilo Facebook:
Streaming has ended for me. I hope this is OK for my fans
Lo streaming per me è finito. Spero questo sia OK per i miei fan
Il motivo per cui l’artista ha deciso di avviare le pratiche per ritirare i propri pezzi dalle piattaforme di streaming come Spotify è la qualità (scarsa) con cui questi vengono resi disponibili. It’s bad for my music, asserisce l’autore di Hey Hey My My, spiegando poi che non vuole lasciare alla storia dei pezzi in scarsa qualità audio.
Pioggia di consensi e critiche, con una domanda su tutte: ha senso, nello stesso mondo in cui la discografia di un artista è lontana due click ed un torrent, levare dal mercato le proprie canzoni a causa della bassa qualità? Forse no, ma regnando la libertà sovrana nei cuori degli artisti, cosa impedisce a Neil Young di manifestare il proprio diritto all’alta qualità (rimettendoci anche dei soldi)?
La popolarità di Neil Young calerà dopo questa mossa? Le nuove generazioni non conosceranno la musica di questo genio moderno? Al momento non ci è dato di sapere. Una cosa, certamente, per Neil Young sarà sempre valida:
It’s better to burn out than to fade away
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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