La Free Software Foundation fa il punto sullo stato delle regole di proprietà intellettuale di Canonical

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Nel mese di luglio 2013, la FSF (Free Software Foundation), dopo aver ricevuto numerose denunce da parte della comunità del software libero, ha portato i propri dubbi in merito ai termini di licenza all’attenzione di Canonical. Da allora, per conto della FSF, il progetto GNU, e una coalizione di altri interessati attivisti del software libero, si sono impegnati in molte conversazioni con Canonical in merito all’argomento per portare significative revisioni del testo generale. Questo lavoro ha portato al risultato pubblicato dall’organismo Software Freedom Conservancy.

Le nuove regole sulla proprietà intellettuale di Canonical sembrano quindi essere conformi a quanto richiesto dalla Free Software Foundation sebbene Richard Stallman, suo massimo rappresentante, non sembri esserne esageratamente convinto:

While the FSF acknowledges that the first update emerging from that process solves the most pressing issue with the policy … the policy remains problematic in ways that prevent us from endorsing it as a model for others.

Secondo Stallman quindi, mentre la FSF prende atto che il primo aggiornamento emerso da questo processo risolve le questioni più pressanti sulla policy [di Canonical, ndr], la policy rimane problematica in modi che impediscono alla FSF di definirla un modello per gli altri.

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