Ci abbandona l’inventore delle email

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Ray Tomlinson

Qualche giorno fa è venuto a mancare Ray Tomlinson, programmatore americano ed inventore, nel lontano 1971, delle email.

Come indicato da lui in diverse interviste, i computer, usati dagli umani, si scambiavano continuamente informazioni, sotto forma di bit. Il problema è che, alla maggior parte delle persone, i bit non interessano, bensì interessa il messaggio che questi bit portano.

All’epoca, quando iniziò a lavorare su questa idea, il suo scopo era trovare un modo per permettere facilmente alle persone di dialogare in maniera asincrona tra di loro. E, decisamente, ci è riuscito.

C’è da dire che, ai tempi, le “persone” coinvolte erano le università ed alcuni enti militari, internet come lo conosciamo adesso non esisteva ancora, e si parlava di ARPANET. Ma non per questo il metodo ideato da Tomlinson è stato meno decisivo nella diffusione della comunicazione umana via rete.

Oltre all’idea delle email, è sua invenzione anche l’uso del simbolo ‘@’ per indicare la destinazione del messaggio; nulla di particolarmente strano, considerando soprattutto che il simbolo da noi spesso chiamato ‘chiocciolina’, in inglese si pronuncia ‘at’, parola utilizzata nella stessa lingua come preposizione indicativa di un luogo.

In un post scritto da Tomlinson stesso, ha fatto chiarezza su alcuni miti che girano online. Molti dicono che la scelta del carattere ‘@’ fosse stata fatta non solo per la sua assonanza con la parola, ma anche perchè poteva essere comodamente scritta con una mano sola, premendo ‘Shift’ e ‘2’ con la mano sinistra (nel layout Americano moderno, la @ si trova esattamente in quel posto). Peccato che, come da lui indicato, le tastiere ai tempi erano tastiere a codifica meccanica, ed il posizionamento dei simboli era parecchio differente rispetto alle attuali tastiere. Di fatto, lui scriveva su una ASR33 Teletype, il che vuol dire che per la generazioni del simbolo ‘@’, la sequenza era ‘Shift’+’P’

Teletype33-pdp8

Un altro errore comunque è quello di definire ‘QWERTYUIOP’ come la prima email inviata. Questo non è corretto, di fatto Tomlinson ha affermato che:

My original statement was that the first email message was something like “QWERTYUIOP”. It is equally likely to have been “TESTING 1 2 3 4” or any other equally insignificant message.

La mia affermazione originaria fu che il primo messaggio email è stato qualcosa tipo “QWERTYUIOP”. Ci sono le stesse probabilità che fosse “TESTING 1 2 3 4”, o un messaggio ugualmente insignificate

Un grande saluto, quindi, ad una delle persone che hanno reso l’informatica accessibile a tutti, e reso la rete un posto in cui poter comunicare con chiunque rendendo le persone, vicine e lontane che siano, a distanza di @,

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

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