OpenSource JobsReports 2016: più possibilità nel mercato del lavoro

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opensource_jobsreports2016Nuovo anno, nuovo report di Dice (sito specializzato in offerta e ricerca di lavoro IT) e Linux Foundation che analizza la situazione lavorativa dei professionisti linux. Con grande novità di questa (quinta) edizione: l’analisi comprende l’intero mondo opensource, senza limitarsi al sistema operativo. Questa novità rende difficilmente confrontabili i dati raccolti negli anni passati, ma permette di fare una fotografia più ampia. E che sarà sicuramente base per i confronti dei prossimi anni.

I risultati sono molto interessanti (e incoraggianti). Riassumiamo velocemente quanto scritto nel comunicato di Linux Foundation:

  • la capacità di lavorare con l’opensource è una priorità per trovare (o cambiare) lavoro. Il 59% dei manager intervistati dice che assumerà un professionista del mondo opensource nei prossimi sei mesi. L’anno scorso era il 50%. (ma ricordiamo che si trattava di solo linux)
  • la figura più ricercata è lo sviluppatore (74% dei manager ne cerca uno), ma con capacità di DevOps (58%). Questa è una categoria di cui non è possibile fare un confronto con l’anno scorso, in quanto allora non presente.
  • Il networking è un’altra skill richiesta (21%), seconda solo alla conoscenza delle tecnologie legate al cloud (51%).
  • Chi lavora nell’opensource lo fa per spirito di collaborazione e innovazione; altri aspetti apprezzati sono il poter lavorare su progetti interessanti o con le ultime tecnologie.

Scorrendo poi il report, si scoprono altri due dettagli interessanti:

  • il 90% degli intervistati si tiene aggiornato con pubblicazioni liberamente disponibili online; molti meno pagano corsi(60%) o conferenze ed eventi(45%).
  • l’offerta è poca e la domanda è alta: il 79% dei manager ha aumentato lo stipendio o concesso benefit per trattenere i professionisti già impiegati.

Da tenere però a mente un dettaglio: la ricerca è stata svolta tra le piccole e medie imprese, quasi tutte (77%) collocate in Nord America, i cui risultati sono quindi più americani che globali… ma la situazione sembra davvero interessante e propizia! Ne approfitterete?

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

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