In passato abbiamo già parlato del C.H.I.P., il computer a basso costo. Velocemente, ricordiamo le caratteristiche:
- Processore da 1GHz
- 512MB di RAM
- 4GB di storage
- WiFi B/G/N built-in
- Bluetooth 4.0
Se anche le prestazioni non sono così entusiasmanti, l’alta connettività disponibile ed il prezzo di appena 9$, lo rendono un oggetto interessante.
Da Novembre, partiranno le spedizioni di massa, ma è già disponibile per il pre-ordine.
Avendone pre-ordinato uno a Febbraio, ricevuto ad inizio Luglio, posso dire che è un bell’oggettino, soprattutto in combinazione con il PocketCHIP, un case che lo rende portatile e, a mio avviso, divertente. Il PocketCHIP, venduto ad un prezzo di 69$, comprende:
- Un CHIP
- Batteria da 3000 mAH
- Touch screen da 4.3″ con risoluzione 480px x 272px
- Tastiera QWERTY completa
- Riporto dei pin GPIO all’esterno
Il tutto mantenendo il CHIP rimuovibile. Ah, la totalità dell’hardware di PocketCHIP è open source.

Ci abbiamo giocato un po’, ed è davvero carino. Per piccoli task è perfetto (ad esempio, un client bittorrent sempre acceso, o una piccola NAS casalinga senza troppe pretese, o per prototipare qualche diavoleria IoT) ma soprattutto è una piccola Debian box da tenere sempre in tasca.

L’OS ed il software non brillano certo per velocità, ma il touch screen e la tastiera sono veramente ben fatti:



Se volete fare un bel regalo di Natale ad un amico nerd, il PocketCHIP è veramente un’ottima idea.
Maggiori informazioni sul dispositivo e lo store per l’acquisto sono disponibili alla pagina di Next Thing Co.
Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.
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