L’IPC (Inter-Process Communication) D-Bus si avvicina al 15° compleanno. Una bella età per un progetto opensource!
Ma nonostante i tanti anni di sviluppo, D-Bus ha ancora molti punti critici – o veri e propri bug – aperti, alcuni irrisolti da anni. Nessuno di quei problemi è di per sé sufficiente per giustificarne l’abbandono, e per molti sono stati escogitati dei workaround efficaci. Ma per David Herrmann (già autore di BUS1) il problema non è risolto né risolvibile in D-Bus, vista anche la necessità di mantenere questa implemetazione compatibile con il passato. Che fare allora? Farne una nuova, un nuovo punto di partenza che non guardi al passato.
Nel (lungo) post di presentazione viene dapprima fatto un quadro del presente, un po’ di teoria del come dovrebbe essere ed infine l’annuncio dell’esistenza di una nuova implementazione: dbus-broker. E sembra pure già utilizzabile, almeno su Fedora (ed è disponibile un pacchetto per Arch) – per quanto, come sempre per il software in sviluppo, se ne consiglia l’uso solo in macchine di prova.
Le caratteristiche salienti:
- implementazione di un bus puro;
- solo locale;
- nessun supporto a funzionalità considerate deprecate;
- solo per linux;
- pipeling (aggregazioni di più operazioni in una unica);
- nessuna deviazione dalle specifiche;
- API per il controllo dell’aplicazione.
Tutto questo dovrebbe portare ad un sistema per l’IPC più performante ed affidabile: personalmente non vedo l’ora di provarlo. Anche voi? provate a dare un occhio al wiki con le istruzioni! 😉
Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.
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