In un recente post sul MongoDB Engineering Journal, il blog per gli sviluppatori di MongoDB, Andrew Morrow, responsabile del team Server Platforms che effettua il porting sulle varie piattaforme, annuncia l’intenzione di abbandonare lo sviluppo del DB per Solaris:
Effective immediately, we plan to cease production of new builds of MongoDB for Solaris, across all supported versions of MongoDB.
Con effetto immediato, cesseremo il rilascio di nuove build per tutte le versioni di MongoDB supportate da Solaris.
Gli utenti scarseggiano (solo lo 0,06% utilizza Solaris!) ed investire risorse per sviluppare qualcosa che il loro bacino di utenti, soprattutto quelli commerciali, utilizza sempre meno è semplicemente uno spreco. Inoltre bisognerebbe formare i dipendenti più giovani che Solaris non sanno praticamente cosa sia.
D’altro canto anche Oracle non da particolari certezze sul futuro dell’OS, specialmente dopo la decisione di inizio anno di cancellare Solaris 12 e di procedere con il progetto Solaris 11.next, ovvero una serie di aggiornamenti a Solaris 11.3.
Tra i motivi principali che hanno portato alla triste decisione:
- Ecosistema troppo frammentario: Solaris? Certo, quale? OpenSolaris? OpenIndiana? Oracle Solaris? Illumos? Non è possibile garantire il supporto a tutte (ed altre) varianti;
- I tool di sviluppo funzionano male su Solaris: Clang, Golang, GCC hanno problemi nel supportare svariate feature di C++11 perché non incluse nella stessa libreria C di Solaris;
- Poca familiarità degli sviluppatori con l’OS;
- Difficoltà in testing: utilizzando AWS, è spesso capitato che le immagini smettessero improvvisamente di funzionare, richiedendo poi un certo effort per essere ripristinate;
- Incertezze sul futuro stesso di Solaris;
Nonostante tutto, il team di MongoDB ribadisce l’impegno nel continuare a fixare bug critici che la community riporterà, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata.
Di questo passo, come ci arriverà Solaris al 2034?!
Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.
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