Addio a Solaris e SPARC, Oracle punta su Unbreakable Linux

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Recentemente Oracle ha annunciato un nuovo giro di licenziamenti che ha colpito quello che rimaneva di Sun Microsystems, acquisita nel 2010. Con questa mossa Oracle ha ridotto del 95% i team impegnati su SPARC e Solaris, mantenendo solo il personale necessario per fornire il supporto a quanto già in circolazione. Si parla di un taglio che coinvolge circa 2500 persone che, nota molto triste, sono state licenziate tramite un messaggio pre-registrato fatto partire durante la conference call alla quale i dipendenti erano stati invitati a partecipare.

Una decisione che non sorprende così tanto considerando gli annunci alquanto funesti di inizio anno, ovvero niente Solaris 12.

Se per la parte “legacy” Oracle sta tagliando quanto più possibile, dall’altra parte spinge moltissimo su Oracle “Unbreakable” Linux, la sua distro derivata da RHEL, per la quale ha appena rilasciato l’update 4.

Questo aggiornamento include:

  • supporto Secure Boot UEFI con chiavi firmate da Microsoft (incredibile, non ce l’avevano ancora!); prima era possibile utilizzare solo boot loader e kernel firmati da Oracle
  • SHA-2 di default per openSSH, SHA-1 resta comunque per questioni di retrocompatibilità
  • payload_gpgcheck per yum che consente di controllare la firma GPG dei pacchetti
  • pacchetti di sicurezza per NBDE che permettono l’encryption delle partizioni di root senza richiedere l’inserimento della password quando il sistema viene riavviato
  • supporto migliorato per Btrfs, a differenza di RHEL, Oracle conferma che continuerà a supportare il file system, ritenendolo ideale per utilizzare i container sul cloud
  • supporto a Spacewalk migliorato, si potrà installare il client anche dopo aver registrato il sistema sul server di Spacewalk
  • kernel 4.1.12 di default

Il futuro a cui punta Oracle sembra rivolgersi al cloud ed al suo Unbreakable Linux, un po’ troppo tardi forse considerando la concorrenza (Amazon, Google, Microsoft).

E comunque, buon 25esimo compleanno Solaris! O quello che ne rimane…

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.

2 risposte a “Addio a Solaris e SPARC, Oracle punta su Unbreakable Linux”

  1. Avatar Marco Bonfiglio
    Marco Bonfiglio

    Beh dai, l’avranno fatto. Dopo.

  2. Avatar lindgren
    lindgren

    Per la prossima ondata di licenziamenti stanno studiando un ologramma 3D che ti urla “you are fired!”.

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