Il Cloud Computing, certo, ma sapete tutti cos’è l’Edge Computing?

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Nuvole… Nuvole ovunque. Il cloud permea la quasi totale completezza delle discussioni IT, a volte a ragione, a volte a sproposito. Purché se ne parli, dicono. E noi oggi parliamo di Edge Computing.

Il vero Cloud Computing, non il palliativo del sistema di virtualizzazione che la maggioranza dei manager IT immagina, si basa su due essenziali principi:

  1. I servizi di computing che traggono vantaggio dalle infrastrutture condivise;
  2. L’economia di scala che riduce i costi;

Quindi come entra in questo gioco l’Edge Computing? Lo spiega Nati Shalom su OpenSource.com.

Raccontando l’origine dell’edge computing ne si afferra anche la sua motivazione, il suo significato. Quando negli anni ’90 Akamai lanciò la sua Content Delivery Network (o CDN) il principio su cui venne basata fu quello dell’utilizzo di nodi all’interno di locazioni geografiche limitrofe all’utente finale, ovviamente per incrementare la velocità.

I nodi stessi, nel funzionare, registravano una cache contenente immagini e video. L’edge computing entrò in campo a questo punto, portando all’introduzione in questi nodi anche di logiche computazionali di modo che gli stessi fossero in grado di svolgere parte attiva nella fornitura del servizio.

Ecco quindi spiegato il concetto di Edge Computing che, come spiega l’articolo, è andato man mano evolvendosi e modificandosi, sino ad essere ritenuto oggi uno dei principi base per pilotare l’adozione di tecnologie che supportino, ad esempio, IoT.

Interessante? Niente di nuovo sotto il sole? A voi la scelta, di sicuro l’articolo una lettura la merita!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.