Quanti Flavor ha Ubuntu oggi?

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Ubuntu, la distribuzione di casa Canonical, è sempre stata accompagnata nella sua crescita dai così detti “Flavor”.

Simili in tutto e per tutto alle Spin di Fedora, queste distribuzioni si differenziano dalla sorella maggiore per differenze tipicamente relative al Desktop Manager.

Nel corso del tempo molti Flavor sono stati creati, abbandonati, riconsiderati e via dicendo, ma oggi quali Flavor sono disponibili per un utente che volesse un Ubuntu… Alternativo?

Ce lo spiega Scott Gilbertson di The Register:

  • Ubuntu MATE: basata sul desktop manager MATE, creato come fork di GNOME 2 e gestito dalla community della distribuzione Linux Mint -utilizza librerie GTK;
  • Xubuntu: storico flavor basato sul desktop manager Xfce – utilizza librerie GTK;
  • Kubuntu: altro storico flavor basato sul desktop manager KDE – utilizza librerie QT;
  • Lubuntu: basata sul desktop manager LXDE – utilizza librerie GTK;
  • Ubuntu Budgie: ultima arrivata, basata su GNOME e sul principio di leggerezza volto a togliere applicazioni poco usate ma molto CPU-consuming per favorirne la velocità;

Ed è tutto. One flavor to rule them all! Qual’è il vostro preferito?

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

3 risposte a “Quanti Flavor ha Ubuntu oggi?”

  1. Avatar davide
    davide

    Una picocla precisazione: Ubuntu Budgie è si basata su GNOME ma il Desktop Manager è appunto Budgie che è sviluppato from scratch.

  2. Avatar SickBoy
    SickBoy

    Le ho provate quasi tutte, ma mi sento a casa solo quando sto su MATE. Tra l’altro Ubuntu MATE sembra quasi sviluppato appositamente per il mio pc, nemmeno il nativo Windows 7 calza così a pennello.

  3. Avatar lindgren
    lindgren

    Lubuntu è la spin che preferisco: mi ha fatto capire che il minimalismo è un valore da tutelare.

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