Deutsche Bank rilascia il codice di Autobahn

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Che le aziende rilascino il codice delle loro piattaforme in open source è una pratica ultimamente sempre più comune. Quello che non capita così spesso è che lo facciano le banche, società che in genere considerano (il più delle volte erroneamente) la segretezza una delle armi vincenti sia contro gli attacchi, che contro la concorrenza.

Salta dunque all’occhio che uno dei player bancari più grandi d’Europa, Deutsche Bank, decida di aprirsi e rilasciare il codice della piattaforma Autobahn, un servizio fornito dalla stessa banca per l’esecuzione di transazione elettroniche tra differenti mercati e piattaforme.

Come primo passo nell’open source non è male; con 150.000 righe di codice reso pubblico, l’azienda spera in questo modo di avere aiuto dalla comunità per rendere il servizio migliore e per introdurre nuove idee.

L’annuncio è stato dato alla Symphony Innovate 2017, una conferenza internazionale che, ospitando più di 500 persone dell’ambiente IT e finanziario, si pone come punto di incontro tra l’ambiente -anche- bancario e le nuove tecnologie.

Il codice, con il nome di Plexus Interop, è pensato per mettere in comunicazione differenti applicazioni in diversi settori finanziari, permettendo alle banche ed ai clienti di sviluppare metodi integrati per lo scambio di informazioni.

We want to be a leader in open source technology in the banking sector. By making this code publicly available, we aim to create a common industry standard that will deliver a faster and more convenient service to clients, strengthen controls and reduce costs.

Vogliamo essere leader nelle tecnologie open source per il settore bancario. Rendendo questo codice pubblicamente disponibile, vogliamo creare uno standard industriale comune per fornire un servizio più rapido e comodo ai clienti, rafforzando il controllo e reducendo i costi

Questo quanto affermato da Peter Wharton-Hood, COO di Deutsche Bank.

Sicuramente è una mossa intelligente: avere l’intera community open source che può vedere (e ritoccare) il codice potrà solo migliorare e rendere più sicuro il servizio stesso.

Che sia solo il primo passo? Intanto vi lasciamo all’annuncio ufficiale, staremo a vedere.

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

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