Linux on Galaxy, il nuovo progetto di Samsung

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Samsung DeX è una sorta di docking station per gli smartphone della famiglia Galaxy S8 e permette di utilizzare i dispositivi come fossero un computer. Una cosa che non sembra avere molto senso, chi aggancerebbe un S8 a DeX per usarlo come PC? Tanto vale usare un vero PC.

Samsung se n’è accorta e sta lavorando su un modo per sfruttare meglio le potenzialità di DeX.

In un post pubblicato poche ore fa su Samsung Mobile Press, l’azienda coreana ha annunciato il progetto Linux on Galaxy, che permetterà agli utenti di utilizzare la versione preferita di Linux utilizzando il kernel di Android.

Questa soluzione è indirizzata in particolar modo agli sviluppatori:

Installed as an app, Linux on Galaxy gives smartphones the capability to run multiple operating systems, enabling developers to work with their preferred Linux-based distributions on their mobile devices. Whenever they need to use a function that is not available on the smartphone OS, users can simply switch to the app and run any program they need to in a Linux OS environment.

Installata come app, Linux on Galaxy consente agli smartphone di far girare diversi sistemi operativi, permettendo agli sviluppatori di lavorare con la distribuzione Linux preferita sul proprio dispositivo mobile. Qualora ci fosse la necessità di utilizzare una funzione non disponibile sull’OS dello smartphone, gli utenti potranno semplicemente passare all’app ed utilizzare qualsiasi programma nel loro ambiente Linux.

Al momento non è chiaro quando questa funzionalità verrà resa disponibile ma è possibile iscriversi alla newsletter dedicata al progetto per seguirne gli sviluppi.

Non riesco molto ad immaginare degli sviluppatori che se ne vanno in giro con un Linux sul proprio Galaxy (semmai il contrario, PC con emulatore Android), però potrebbe essere comunque un modo per avvicinare qualche utente al mondo Linux, che è sempre un bene.

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.

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