Linspire: il ritorno di Lindows dopo 10 anni

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La release iniziale di Lindows risale a 16 anni fa, nell’agosto del 2001, e mirava ad essere una distribuzione in grado di poter eseguire software Windows utilizzando le API di Wine, approccio abbandonato poco dopo in favore di una gestione più semplice del software nativo Linux, utilizzando una versione modificata di APT. Il tutto con un sistema di pagamento a supporto simile a quello che mette in atto Red Hat per RHEL.

Dopo una breve battaglia con Microsoft per via del nome della distro (successivamente il marchio è stato trasferito a Microsoft stessa), il nome è stato cambiato in Linspire.

L’ultima release di questo OS risaliva al 2007, quando era ancora proprietà della Linspire Inc., acquisita poi da Xandros nel 2008, famosa per essere la distro installata di default sugli eeePC di Asus.

10 anni dopo arriva la svolta: PC/OpenSystem LLC ha acquistato Linspire e Freespire ed ha rilasciato rispettivamente le versioni 7.0 e 3.0, entrambe basate su Ubuntu ed LTS con supporto fino al 2025.

Freespire è la distribuzione FOSS mentre Linspire è la versione commerciale; il supporto costa 80$/anno e garantisce anche l’accesso ad innumerevoli servizi:

  • ISO customizzate
  • installazione on-site
  • aggiornamenti gratuiti (ma non l’upgrade dell’OS, dunque nel caso di un Linspire 8.0 andrebbe pagata la nuova licenza)
  • sconto del 10% sull’acquisto di hardware.

L’azienda sarebbe inoltre interessata a commercializzare hardware con preinstallato Linspire.

Forse non sentivamo proprio la necessità di una distribuzione del genere però…

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.

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