Systemd vuole dominare il mondo: Pop!_OS passa a Systemd-Boot!

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Pop!_OS è un sistema operativo basato su Ubuntu lanciato nell’ottobre del 2017 e sviluppato da System 76, azienda che progetta e vende desktop e laptop totalmente compatibili con Linux.

Ad ogni annuncio relativo a questo sistema appare chiaro come Pop!_OS abbia ambizioni ben più alte rispetto ad una semplice distribuzione respin, basti osservare la quantità di cambiamenti introdotti, tra cui:

  • Distinst, l’installer della distro (con il supporto di Elementary);
  • Encryption del disco di default;
  • Miglioramento del supporto HiDPI.

A tutto questo ieri ha fatto seguito sul blog di System 76 l’annuncio:

The goal is to reduce the amount of time we get to the desktop by optimizing the boot sequence from the moment you turn on your computer. Instead of using grub to load the kernel and the initramfs on UEFI systems, we’re going to be using systemd-boot, the modern incarnation of gummiboot.

L’obbiettivo è quello di ridurre i tempi di avvio ottimizzando la sequenza di boot dal momento stesso in cui si accende il computer. Invece di utilizzare GRUB per caricare kernel ed initramfs sui sistemi UEFI, utilizzeremo systemd-boot, la moderna incarnazione di gummiboot.

La sfida sta nel riuscire a copiare kernel e initramfs nella ESP (EFI System Partition) dove systemd-boot si aspetta di trovarli in modo da poter fare boot, cosa che attualmente i kernel di Ubuntu non offrono.

Per compensare questa mancanza verrà utilizzato kernelstub, tool che permette l’avvio dal bootloader integrato in EFI.

Il tutto è ancora in fase sperimentale, non si hanno date o release in cui questa feature verrà proposta di default.

Una cosa sembrerebbe certa però: systemd is taking over…

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.