Le applicazioni Linux fanno capolino in ChromeOS

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In passato abbiamo già parlato della possibilità di eseguire, in un modo o nell’altro, software Linux “puro” all’interno di Chrome OS, il “sistema operativo” di Google basato su Linux ed installato di default sui Chromebook.

Da un supporto ai container presente solo nelle opzioni del terminale, fino a Project Crostini per l’esecuzione di intere VM, sembra che la voglia di poter trasformare il limitato ChromeOS in un OS realmente libero sia molto alta.

Qualcosa sta cambiando, almeno nell’area “Dev” di ChromeOS: tutto è iniziato con un applicazione di terminale resa disponibile dall’inizio di questo mese (che fa presagire un maggior controllo del sistema da parte degli utenti), la cui installazione mostrava un pop-up chiedendo l’autorizzazione per abilitare il supporto a “your favorite native apps and command-line tools” (le tue applicazioni e strumenti da riga di comando preferiti).

Inoltre recentemente Google è balzata agli onori della cronaca per il forking di un famoso tema GTK (Adapta, per la precisione) allo scopo di riadattarne il look&feel per garantire meno frizione con l’aspetto di ChromeOS.

In questi giorni, inoltre, è apparso una nuova sezione nelle impostazioni del canale Dev di Chrome OS: dal nome “Linux (Beta)” e con la seguente spiegazione:

Run Linux tools, editors, and IDEs on your Chromebook

Esegui tool, editor di testi e IDE (Integrated Developing Environments [ndt]) Linux sul tuo Chromebook

Insomma, a meno di una settimana dal Google I/O, poco viene lasciato all’immaginazione, e probabilmente vedremo annunci in tal senso proprio all’evento.

Un utente su Reddit ha segnalato di essere riuscito, ad esempio, ad installare nativamente Steam (la piattaforma di gioco) ma che, ovviamente, le performance non sono delle migliori, a causa di un supporto ancora poco presente dell’hardware fisico su queste applicazioni in esecuzione.

Che sia per mero motivo ludico, o per avere più controllo sui sistemi chiusi promossi da un azienda che professa l’apertura massima, sicuramente la notizia non può che essere positiva ma, alla fine, ci verrà davvero data tutta questa libertà?

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

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