Microsoft Windows Notepad supporta i line endings di Linux e MacOS… dopo 33 anni!

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Ed eccoci qui con un nuovo capitolo della saga più odiata da Setve Ballmer, ex CEO di Microsoft: Microsoft <3 Linux.

Notepad esiste da quando esiste Windows; la prima versione infatti fece il suo debutto in Windows 1.0, rilasciato nel 1985. Insieme a Paint, Notepad fa parte dei grandi classici del software che chiunque ha usato almeno una volta.

Oggi, nel 2018, 33 anni dopo la prima release, Microsoft è lieta di annunciare il supporto esteso per i line endings di Unix, Linux e macOS.

We fixed Notepad

Abbiamo sistemato Notepad. Questa la frase con cui Kevin Gallo, capo della piattaforma di sviluppo Windows, ha esordito alla Microsoft’s Build Developer conference tenutasi a Seattle dal 7 al 9 maggio.

La questione era che Notepad ha sempre supportato solamente la Windows End of Line (EOL), nello specifico:

  • Carriage Return (CR, \r, 0x0d);
  • Line Feed (LF, \n, 0x0a).

Per i vecchi macOS, l’EOL era semplicemente il CR (le release più recenti adottano lo standard Unix) mentre per i sistemi *nix era l’LF, dunque qualsiasi file di testo creato su altre piattaforme risultava illeggibile:

.bashrc visualizzato nel vecchio Notepad

A partire dall’ultima build di Windows 10 Insider, Notepad supporterà ogni tipo di EOL: LF, CF e CRLF (quelle di Windows):

.bashrc con il nuovo Notepad

Tutti i file creati con l’editor useranno ovviamente il line ending di Windows ma nel caso si vogliano visualizzare file generati su altre piattaforme, il formato verrà correttamente visualizzato e sarà possibile editarlo senza problemi.

Resta un mistero (o forse no) il perché nelle ultime tre decadi il fix non fosse mai stato preso in considerazione.

Mia Mamma Usa Linux, ha in esclusiva una foto di Ballmer mentre legge l’annuncio ufficiale sul blog di MSDN:

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.