Google diventa Platinum Member della Linux Foundation

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Google, almeno pubblicamente, ha sempre promosso e sostenuto l’ideologia Open Source. Dall’utilizzo di progetti basati su quell’ideale (Linux fra tutti), fino a scrivere e pubblicare loro software che, in alcuni casi, sono stati ampiamente accettati ed integrati in quello che è l’attuale internet; Kubernetes, giusto per fare un esempio tra i più recenti, proviene proprio da Google, cha ha rilasciato il codice di questo tool utilizzato internamente alla comunità, rendendolo di fatto uno dei progetti più “caldi” di questi ultimi anni.

Certo, se andiamo a spulciare bene, Google si tiene ben stretta i propri segreti e, soprattutto quando ci sono in ballo i profitti considerevoli della società, l’open source passa velocemente in secondo piano.

Ma l’ampiezza stessa della società fa si che, se anche qualcosa rimane segreto negli uffici di Menlo Park, i contributi alla community restano così tanti da farle guadagnare il titolo di Platinum Member della Linux Foundation, il livello più alto di membership fornito dalla fondazione (un’altra società ad avere questo livello è, neanche a dirlo, Microsoft).

Con 10000 progetti open source a cui ha contribuito ed il supporto ad alcune delle più ampie community quali Cloud Foundry, Node.js Foundation, Open API Initiative e Cloud Native Computing Foundation (che ha contribuito a fondare grazie proprio a Kubernetes), diciamo che forse un pochino se lo merita questo riconoscimento.

Open source is an essential part of Google’s culture, and we’ve long recognized the potential of open ecosystems to grow quickly, be more resilient and adaptable in the face of change, and create better software. The Linux Foundation is a fixture in the open source community. By working closely with the organization, we can better engage with the community-at-large and continue to build a more inclusive ecosystem where everyone can benefit.

L’open source è una parte essenziale della cultura di Google, e da tanto tempo riconosciamo il potenziale di un ecosistema aperto di crescere rapidamente, essere più resistente ed adattabile al cambiamento, e creare software migliore. La Linux Foundation è un capisaldo nella comunità open source. Lavorando a stretto contatto con l’organizzazione, possiamo interfacciarci meglio con le community nel senso più ampio del termine, e continuare a costruire un ecosistema più inclusivo in cui tutti possano trarre benefici

Questo quanto affermato da Sarah Novotny, responsabile delle strategie open source di Google Cloud, che grazie anche a questo riconoscimento entra a far parte della dirigenza della stessa Linux Foundation.

Che sia un primo passo per un futuro in cui Google effettivamente si sposti completamente sull’open source, o è un ulteriore modo per mostrare una singola sfacettatura -quella più user-friendly- della società?

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

4 risposte a “Google diventa Platinum Member della Linux Foundation”

  1. Avatar golden
    golden

    “…i contributi alla community restano così tanti da farle guadagnare il titolo di Platinum Member della Linux Foundation”

    Non per sminuire google, ma se non ricordo male è un titolo che si “guadagna” pagando una lauta somma annuale…

  2. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    Beh, anche il contributo economico è un contributo, banalmente se $tizio ha bisogno di un software ma non sa scriverselo paga qualcuno che sa farlo e gli chiede/accetta di pubblicare le source e aprire allo sviluppo comunitario. Lui ha contribuito con un investimento iniziale, chi sviluppa per suo conto col suo lavoro, la community se il progetto prende piede con le sue idee, codice, altri investimenti ecc.

    ‘Somma la pecunia non fa male, se usata e accettata opportunamente.

  3. Avatar golden
    golden

    Si, non volevo dire che ci sia qualcosa di male.

    Solo che il titolo di Platinum Member si “compra”, non è una specie di premio come l’articolo sembra suggerire…

    Tuttto qui.

  4. Avatar matteocappadonna
    matteocappadonna

    Ciao @disqus_SOKXPdfpad:disqus ,

    si, sicuramente la Platinum Membership della LF richiede un fee annuale più alto rispetto alle altre ($500K+), ma non è sufficiente pagare quello per ottenerla.

    Dalla pagina Bylaws della LF (https://www.linuxfoundation.org/bylaws/) riporto:

    > The Platinum Members shall be individuals and entities that engage in or support the production, manufacture, use, sale, or standardization of Linux or other open source-based technologies. A Platinum Member shall pay the annual membership dues identified on Schedule A to these Bylaws (the “Membership Dues Schedule”). A Platinum Member shall cease to be a member in the event of its resignation or expulsion from this corporation.

    Quindi, per quanto non mi stia particolarmente simpatica Google (ma questa è una mia mera opinione personale), non si può affermare che ha solo comprato quel titolo.

    Ciao
    M.

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