Lo staging del kernel 4.19 porta novitá succose

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Dopo una serie di patch relative all’USB aggiunte nel kernel (tra cui una interessante patch per supportare il display-mode su porte USB Type-C), il buon Greg Kroah-Hartman (attuale manutentore del branch stable del kernel Linux) ha messo nell’area di stage ulteriori modifiche che potrebbero -se sistemate a dovere- essere incluse nel nuovo kernel 4.19.

A spiccare su tutti è sicuramente la presenza di un nuovo filesystem: EROFS; questo interessante Extendable Read-Only File-System, sviluppato da Huawei per alcuni usi specifici su device Android, fa la comparsa anche nel kernel ufficiale, facendo capolino pure sui nostri amati desktop. La scelta della sua inclusione è data dal fatto che pare risolva alcune limitazioni di altri filesystem read-only già presenti nel kernel, come il supporto alla compressione dei dati (per citarne una). Sfortunatamente, il layout del disco con questo filesystem non è ancora stabile al 100%, motivo della sua presenza in stage. Se siete interessati a questa feature, c’è una bella discussione sulla mailing list ufficiale del kernel, buona lettura.

Altra grossa aggiunta è la presenza del Google GASKET Driver Framework, sviluppato dall’azienda di Mountain View per la scrittura di driver per il kernel leggeri e con funzionalità basiche, spostando tutte le funzioni avanzate in user-space (cosa che porterebbe alla comodità di poter aggiornare -o risolvere bug- in queste funzionalità senza dover toccare il kernel stesso).
Cosa Google voglia fare con GASKET (acronimo di Google ASIC Software, Kernel Extensions, and Tools) non è ancora chiarissimo, ma questo framework al momento può essere utilizzato per avere una sorta di portabilità in user-space di driver tra i sistemi Linux e Fuchsia OS, il nuovo OS in fase di sviluppo da Google stesso.

Ovviamente, a parte questi due giganti, moltissime altre aggiunte sono state fatte, come dimostrano le più di 28.000 nuove righe di codice. Come di consueto, vi rimandiamo al pull ufficiale di staging per i dettagli e tutte le modifiche.

Buona lettura.

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

3 risposte a “Lo staging del kernel 4.19 porta novitá succose”

  1. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    Sarebbe bello Nilfs2 andasse un po’ avanti… Ad oggi è il versioned più stabile e comodo che abbiamo e se il suo sviluppo fosse meno lento probabilmente attirerebbe l’attenzione di tanti con grandi benefici anche per l’utente finale (banalmente più nessun problema di cancellazioni/sovrascritture accidentali e history di ogni cosa sempre disponibile).

  2. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    Personalmente lo uso per tutto a livello privato e lo stò sperimentando al posto dello zfs server side sopratutto nell’ottica di convergere su NixOS per avere NixOps 🙂

    Lato desktop fai solo attenzione ad un punto: è stato sviluppato per contenuti abbastanza statici su macchine accese 24/7, ovvero il suo cleaner (il processo che ripulisce i checkpoint, ovvero ogni modifica scritta su disco) di default se la prende MOLTO comoda. Tradotto altrimenti se hai una root o una home che cambia parecchio ed è un po’ piccolina rischi di trovarti con un fs full, cosa non grave perché forzando nilfs_cleanerd in pochi secondi hai di nuovo spazio ma quanto meno è seccante, specie se non te ne accorgi e trovi l’OS che non boota o il browser/de che si inchioda per un fs full…

    La mia personale soluzione è se la macchina ha poco uptime tipo un laptop impostare un cleaning un po’ più aggressivo e separare volumi che cambiano tanto dai dati che cambiano assai di meno (nilfs sopra lvm si ridimensiona sia a crescere che a dimagrire con ZERO problemi, a differenza di f2fs)… Sempre in attesa di vedere che farà bcachefs ovviamente 🙂

  3. Avatar Ivan Guerreschi
    Ivan Guerreschi

    Nilfs2 è davvero interessante e spero che il suo sviluppo proceda in maniera più veloce, lo sto provando con una partizione dove conservo file testuali e source file e mi trovo bene, come filesystem uso principalmente Btrfs (si esistono persone che non usano ext4 come crede Dropbox)

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