OK, l’interoperabilità è utilissima, ma con Microsoft Windows95 su Linux forse ci sta prendendo un po’ troppo la mano

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Certo potevamo bellamente ignorare la notizia e lasciare passare la vicenda come l’ennesimo esercizio di stile volto a dimostrare che tutto è possibile, ma non ce la siamo sentita. Leggere questa notizia riportata da The Verge nella quale si afferma di come Windows 95 possa essere lanciato ed utilizzato sotto Linux (tra gli altri sistemi operativi oltre a Microsoft Windows ed Apple macOS) beh non può che lasciarci… Stupiti.

Colpevole del misfatto è Felix Rieseberg, uno sviluppatore del progetto Slack che ha pensato bene di creare un’applicazione, installabile ad esempio da un rpm, che di fatto esegue Windows 95, facendo girare il sistema operativo come fosse un’applicazione qualunque.

La notizia è accompagnata anche da questa bellissima gif animata (sempre per rimanere in tema anni ’90) che mostra l’applicazione in tutto il suo, uh, splendore:

Il progetto è disponibile (e vi si può contribuire) su GitHub, che tanto ormai è di Microsoft, perciò… Quale posto migliore 😀 !

Dite la verità tutti voi nostalgici lettori, affezionati di Windows 95, non aspettavano che questo. Ammettetelo!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

Una risposta a “OK, l’interoperabilità è utilissima, ma con Microsoft Windows95 su Linux forse ci sta prendendo un po’ troppo la mano”

  1. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    Penso vi siano diversi motivi, il principe è che con la forma mentis ed il modo in cui si insegna oggi non c’è praticamente più nessuno in grado di innovare, tutti (ehm, alcuni) in grado di migliorare, ingegnerizzare, integrare ma NESSUNO più in grado di partorire qualcosa di realmente nuovo.

    Un altro motivo è che si incoraggia “l’interoperabilità” intesa come cocktail di proprietario e FOSS sapendo bene che se l’utente si abitua al cocktail lo troverà naturale e smetterà di preoccuparsi che un software è libero o meno, in particolare se proprietario “fa comodo” o “fa una faccia amica”.

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