Tesla condividerà il codice del proprio software di sicurezza

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Abbiamo già parlato nel recente passato di come l’argomento dell’apertura del codice delle macchine Tesla fosse assolutamente attuale. Ebbene il CEO di Tesla, Elon Musk, ha manifestato in un recente tweet la volontà di rendere disponibile il codice relativo al proprio software di sicurezza:

L’obiettivo primario, si evince dal tweet, vuole essere quello di permettere a tutti i produttori di veicoli di accedere al codice ed incrementare così il livello di sicurezza generale dei sistemi a guida autonoma.

Non ci sono date, link di riferimento o altro e nei commenti al tweet ci sono alcune battute davvero divertenti (una su tutte “Secure in every way except the funding”, sicura in tutto tranne che nei finanziamenti) che fanno riferimento alla non felicissima situazione attuale dell’azienda facente capo al visionario imprenditore sudafricano, perciò è veramente difficile stabilire se questa sia davvero una buona notizia.

Ennesima boutade o necessità di recuperare forze fresche (e gratuite) dall’open-source, non è dato di saperlo ad oggi. Quello che è certo è che a seguire i tweet di Musk (fra le altre cose accusato di condizionare la borsa proprio con questo strumento) non ci si annoia mai!

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.

3 risposte a “Tesla condividerà il codice del proprio software di sicurezza”

  1. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    Più che altro inviterei tutti a domandarsi: avete modo di scaricare, compilare e INSTALLARE sulla vostra auto (se ne avete una, chiaro) questo software? Ovvero siete realmente liberi di usare questo codice?

    Se no allora questo rilascio si può classificare in “lavoro a gratis per un vendor”, se si possiamo parlare per lo meno di OpenSource.

  2. Avatar Cristian Martina
    Cristian Martina

    Sarebbe gratuito anche per le altre case automobilistiche.
    Lo sviluppo di software di questo genere ha costi enormi.
    Non è che lo ha reso gratuito prima di mettere in commercio le vetture quindi il software è già maturo.
    Ci saranno sicuramente vantaggi anche per chi non ha una vettura, parte del codice potrà essere utilizzato anche da chi sviluppa Linux/Android.

  3. Avatar Kim ALLAMANDOLA

    Lo sviluppo di *qualsiasi* software ha costi enormi, per questo abbiamo OpenSource oramai ovunque, per questo i big di turno lo incapsulano religiosamente per avere la parte “lavoro gratuito” della comunità senza le libertà del FOSS.

    Quanto al codice in se: se è monovendor, non comunitario ovvero l’autore, foss’anche uno studente che pubblica codice sotto AGPL, non accetta contributi, non vuole creare una community non ha senso usarlo: chi investe tempo ed energie per qualcosa che oggi c’è e domani potrebbe sparire e non avendo una community non è granché ipotizzabile un fork?

    Pensa ai Chromebook: sono come OS delle distro GNU/Linux, essenzialmente con Chrome al posto di Gnome Shell o Kde o EXWM o qualsiasi altro DE/WM. La maggior parte del codice, per rispettare le licenze dei progetti originali, non certo per mecenatismo di Google (ricordo che lo stesso WebKit è opensource perché non è nato in casa Google, né in casa Apple ma in Kde come motore html di Konqueror quindi per quanto sia stato iper-modificato la licenza originale va onorata) però non trovi distro comunitarie nate intorno a quel codice semplicemente perché non serve a nulla, non è migliore di NULLA che già abbiamo e l’upstream che una community non vuole, potrebbe abbandonarlo in ogni momento.

    No, queste pubblicazioni di codice sono solo tentativi di indorare la pillola per evitare che qualcuno arrivi a far pressioni politiche/legali tali da IMPORRE de jure il software libero (e data la gravità della situazione, pensa solo alle vulnerabilità by Intel e a che sistemi usa la tua banca e gran parte delle istituzioni dei nostri paesi) e dall’altro lato servono a far lavorare gratis la community che sviluppa per se ma non ha il controllo del progetto.

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