10 modi per ringraziare gli sviluppatori OpenSource

0
(source: opensource.com)

Sia che siate lettori assidui di MiaMammaUsaLinux o che siete atterrati sulle nostre pagine da poco, sia che siete utenti hardcore di Linux o che state semplicemente pensando di avvicinarvi a questo mondo, quasi sicuramente vi è capitato di utilizzare software open-source; anzi, ci sono ottime probabilità che anche adesso almeno un software, o una componente di un software open-source sia in esecuzione sul vostro computer.

Sicuramente il vantaggio più grande del software open-source e free software è quello di garantire libertà all’utente, fornendo il codice e -di conseguenza- la libertà di modificarlo a vostro beneficio. Certo, magari non potete redistribuirlo (motivo per cui ho espressamente indicato open-source e free software come due categorie diverse), però voi lo avete e, compatibilmente alla licenza con cui è distribuito, potete farne quello che volete.

Un altro vantaggio, non scontato ma spesso presente, è che questo software può essere gratuito; quindi generalmente potete usarlo, modificarlo, riadattarlo senza spendere un centesimo. Wow, fantastico!

Certo, il fatto che sia gratuito non significa che questo software si scrive da solo: sono ancora lontani i tempi in cui delle intelligenze artificiali scriveranno tutto software per noi (e comunque sarà da vedere se questo software risulterà utilizzabile per noi umani, e se decideranno di abbracciare la mentalità open-source). In genere ci sono sviluppatori, singoli o raggruppati in community anche parecchio vaste, che donano il loro tempo, le loro capacità e le loro dita al miglioramento costante di quello che gira tutti i giorni sui nostri computer.

Il sito opensource.com ci propone ben 10 modi differenti per ringraziare questi sviluppatori per tutto il lavoro che fanno; considerando gli argomenti trattati su questo blog, ci sembra corretto riproporre queste piccole e grandi idee che possono farci perdere 10 minuti del nostro tempo, o una pizza fuori con gli amici, per esprimere la nostra gratitudine a tutte queste persone.

Facile facile
Sicuramente uno dei modi accessibili a chiunque per far capire a queste persone che quello che fanno è importante per noi è compreso in questa lista:

  • Inviare un email agli sviluppatori ringraziandoli. Siate specifici su come usate il loro software ed in che modo vi ha portato beneficio. Già sentirsi dire un semplice grazie può essere molto gratificante
  • Praticamente utilizziamo i social media, o comunque interagiamo con comunità online (sia anche nei commenti di un blog 😉 ); utilizziamo questi canali per far conoscere il software, per dire agli altri il perché dovrebbero utilizzarlo. Più utenti spesso si traduce in più gente a contribuire, rendendo la vita degli sviluppatori più facile e portando beneficio a tutti quanti
  • Avete un blog? Perché non scrivere un post sul vostro software open-source preferito?

Questi punti sono a portata di tutti!

Contribuiamo economicamente
Se ne abbiamo la possibilità, un contributo economico può aiutare molto i progetti open-source:

  • Se il progetto accetta donazioni, mandiamone una. Free-as-in-beer è stato spesso utilizzato per far capire il significato di Free Software; la prossima volta che ci beviamo una birra, potremmo offrirne una agli sviluppatori tramite una donazione
  • Lavorate per un azienda che utilizza software open-source? Provate a convincere il management della stessa a sponsorizzare il progetto; questa cosa può beneficiare entrambi, sia gli sviluppatori che vedono arrivarsi ricavi dalla sponsorship, sia l’azienda che può essere inclusa nella lista degli sponsor, visibile a chiunque utilizzi quello stesso software, e trasformandosi in pubblicità
  • Se ci sentiamo particolarmente generosi, possiamo offrirci di raddoppiare tutte le offerte ricevute fino ad un certo limite; è incredibile quanto funzioni l’aspetto “social” di questo tipo di proposte.

Ancora di più, doniamo il nostro tempo
I progetti open-source, soprattutto quelli non troppo grandi, sono sempre alla ricerca di aiuto, ed il tempo che possiamo dare ha un incredibile valore per il progetto stesso:

  • Aiutiamo a fare la review delle patch; se abbiamo basi di programmazione, possiamo dare una mano a vedere se le patch proposte funzionano bene e se non possono essere fatte meglio
  • Identifichiamo i bug; se troviamo bug, o se viene inclusa una nuova feature nel software, testiamo a fondo e diamo più informazioni possibili ad identificare il bug. Non dover impazzire a cercare il modo in cui questo si manifesta è un grandissimo aiuto.
  • Se siete confidenti sull’uso del software, spendente del tempo sul canale IRC, sulla Mailing List o su Stack Overflow per aiutare altri utenti a risolvere i loro problemi; potersi concentrare sullo sviluppo ed avere chi aiuta nel day-by-day velocizza gli sviluppi ed i miglioramenti del software

L’ultimo consiglio è sempre quello: spesso sbattiamo la testa su problemi con i software che utilizziamo giornalmente, spesso contattiamo la ML, i canali di comunicazione e, nella frustrazione di avere un problema, possiamo essere anche rudi (e ve lo dice uno che ha discusso con il creatore di Postfix). Impegnamoci ad essere più affabili, meno testardi, e cerchiamo metabolizzare che a volte ammettere i propri errori (anche solo di comprensione) è solo un altro modo per crescere. D’altronde se la community rimane un posto in cui discutere apertamente, il progetto non può che beneficiarne.

Avete qualche altro consiglio da dare ai nostri lettori?

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *