Saturday’s Talks: l’OpenSource come acceleratore per le imprese

0

Dopo l’articolo dai toni amari sulla possibile sopravvivenza dell’open source al cloud dei giorni scorsi, cerchiamo di far tornare il buon umore a noi amanti del pinguino -e quindi anche dell’open-source- con una visione più propositiva su questa filosofia.

In questi giorni Red Hat ha pubblicato un report dal titolo “The State of Enterprise Open Source” rendendo disponibili i dati acquisiti dalle interviste fatte a ben 950 professionisti dell’IT in giro per il mondo.

Da questo report emergono dati interessanti, primo fra tutti che il 69% degli intervistati ha indicato il software open-source come estremamente importante in ambito enterprise. Se poi consideriamo che solo l’1% ha invece indicato lo stesso come “assolutamente non importante”, possiamo intuire che il mondo business vede nell’uso “codice aperto” l’approccio fondamentale al funzionamento delle loro imprese.

Anche l’adozione di software open-source sta procedendo molto bene: negli ultimi 12 mesi il 68% ha indicato un incremento nell’uso di software con questa licenza, ed per i prossimi 12 ben il 59% si aspetta un incremento nell’uso dello stesso.

Ma per cosa viene usato il nostro amato software aperto? Nel 45% dei casi per lo sviluppo di siti web, e nel 43% per tool di gestione del cloud. Il 42% ed il 41% dei casi è per sicurezza e big data.

Quanto riporta Gordon Haff, Red Hat technology evangelist in un post sul blog è questo:

Enterprise open source software can be well-supported and more secure and reliable for sure. But the same could be said of software from many proprietary vendors. One of the things that’s unique about open source is the way it enables individuals and organizations to collaborate to achieve common goals with a minimum of structure and other barriers.

Il software open source enterprise può essere ben supportato e certamente più sicuro ed affidabile. Certo la stessa cosa può essere detta per il software di diversi vendor di software proprietario. Una delle cose che rimane unica per l’open source è il modo in cui permette ai singoli ed alle organizzazioni di collaborare per ottenere una soluzione comune, con un minimo di struttura ed altre barriere.

Nonostante i dubbi dati dall’uso del software open-source fatto dai rivenditori di servizi cloud, dunque, questo rimane forte e, soprattutto, ben visto in ambito enterprise.

Ed alla fine, in fondo, non è forse questo che determina la sopravvivenza di ogni progetto?

Siete in linea con quanto mostrato nel report?

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *