Cos’è POSIX? Te lo spiega Richard Stallman

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In una recente intervista apparsa sul portale opensource.com, Richard Stallman, fondatore della FSF (Free Software Foundation), ha discusso su quanto e come lo standard POSIX sia importante per l’ecosistema del software libero.

Quante volte sentiamo pronunciare il termine POSIX nelle nostre giornate di sistemisti? Scommetto parecchie. Ma dietro a questa interfaccia di specifiche (così definita nell’articolo) c’è molto di più che un insieme di semplici regole.

Anzitutto la storia, il nome: quando l’IEEE terminò lo sviluppo della specifica non riuscì a trovare un nome conciso e si finì, come sempre, per ripiegare su un acronimo, nella fattispecie: P.O.S.I.X, che sta per Portable Operating System Interface. Chiaro? Ah, chiedete della X? Beh, ma è semplice visto che GNU’s Not Unix è venuto da sé per il buon Stallman aggiungere la X alla fine del nome. Facile, no?

Ma sono molte altre le chicche presenti nell’articolo, dal concetto generale di “operating system”, all’importanza delle autotools per fare in modo che i programmi siano il più portabili possibile nello stesso ambiente, per arrivare all’importanza della compatibilità verso lo standard POSIX per le applicazioni GNU.

Infine, l’ultima affermazione in risposta alla domanda “POSIX è importante per la libertà del software?” è abbastanza sorprendente:

At the fundamental level, it makes no difference. However, standardization by POSIX and ISO C surely made the GNU system easier to migrate to, and that helped us advance more quickly towards the goal of liberating users from non-free software. That was achieved in the early 1990s, when Linux was made free software and then filled the kernel-shaped gap in GNU.

Fondamentalmente, non fa differenza. In ogni caso la standardizzazione POSIX e ISO C ha certamente facilitato le migrazioni ai sistemi GNU e ci ha aiutato ad avanzare più velocemente verso l’obiettivo di liberare gli utenti dal software non libero. Tutto questo è stato raggiunto agli inizi degli anni ’90, quando Linux è stato reso software libero ed ha riempito il buco a forma di Kernel che c’era nel progetto GNU.

Quindi sì, è possibile definire lo standard POSIX un acceleratore, ma di base non essenziale per il software libero. In aggiunta a tutto questo: quante applicazioni oggi lo rispettano?

La chiusura dell’articolo però è molto chiara: il significato di POSIX è il consenso. Un gruppo di tecnici che lavora insieme verso specifiche comuni condivise da centinaia di sviluppatori promiscui presta forza a un maggiore movimento verso l’indipendenza dal software e la libertà degli sviluppatori e degli utenti.

Perciò, sebbene per Stallman non sia essenziale in termini di free software, è certo come dove c’è POSIX, c’è portabilità. E scusate se è poco.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
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