GitHub: blocco per gli sviluppatori di alcuni Paesi

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È ormai passato oltre un anno dall’acquisizione di GitHub da parte di Microsoft e, finora, pareva filasse tutto abbastanza liscio.

Purtroppo da qualche giorno molti sviluppatori provenienti da diversi Paesi, segnalano l’impossibilità di accedere ai propri repository GitHub. Una mail inviata agli stessi cita:

Due to U.S. trade control law restrictions, your GitHub account has been restricted. For individual accounts, you may have limited access to free GitHub public repository services for personal communications only,” it continued, guiding him to the GitHub trade controls page and a link to the appeals page.

A causa delle sanzioni statunitensi [in questo Paese, nda], il tuo account GitHub è stato limitato. Per gli account individuali è possibile avere un accesso limitato ai repository free e pubblici solo ed esclusivamente per comunicazioni personali.

L’embargo riguarda Paesi come Crimea, Cuba, Iran, Siria e Nord Corea, per citare i più noti, e sta causando non pochi problemi a sviluppatori che si affidavano alla piattaforma per condividere i propri progetti.

Anatoliy Kashkin, per esempio, è un cittadino russo che vive in Crimea e che usa(va) GitHub per hostare il suo blog ed il suo GameHub, laucher per Linux per raggruppare in un unica soluzione Steam, GOG ed Humble Bundle.

Hamed Saeedi invece è uno sviluppatore iraniano che utilizza i servizi free di GitHub dunque, teoricamente, dovrebbe poter accedere ai propri dati ma che invece si è ritrovato completamente tagliato fuori. La cosa peggiore è che, sempre secondo le regole di GitHub, per i servizi free è consentito l’accesso… a meno che non ne venga fatto un utilizzo improprio come ad esempio lo “sviluppo di armi nucleari, biologiche o chimiche, o dei missili”.

E potremmo andare avanti con decine di altre storie di sviluppatori provenienti da questi Paesi che hanno visto il lavoro di anni “sparire” e diventare inaccessibile senza la possibilità di poterlo recuperare.

La community si è fatta sentire e lo stesso Nat Friedman, CEO di GitHub, ha provato a rispondere affermando che sì, GitHub è una compagnia americana e che (ovviamente) continuerà a rispettare le regolamentazioni ma che farà quanto in suo potere per non impattare gli utenti più di quanto sia effettivamente richiesto dalla legge.

Insomma, tutti gli sviluppatori sono uguali ma alcuni sono più uguali di altri.

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.

3 risposte a “GitHub: blocco per gli sviluppatori di alcuni Paesi”

  1. Avatar Viktor Kopetki
    Viktor Kopetki

    bene, si comincia…

  2. Avatar JustATiredMan
    JustATiredMan

    Fosse rimasto libero, non ci sarebbero stati questi problemi…

  3. Avatar Raoul Scarazzini
    Raoul Scarazzini

    In che senso “libero”? Anche prima dell’acquisizione da parte di Microsoft Github era un’azienda americana privata.
    In generale tutte le aziende americane devono fare i conti con l’embargo imposto verso i paesi “ostili”, quindi non penso che la componente Microsoft qui c’entri più di tanto.
    Semmai è l’approccio americano ad essere problematico, e di certo sotto il regime il regno la presidenza Trump, questo genere di cose andranno solo a peggiorare.

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