
Lo diceva Bob Parr nel film “Gli Incredibili“:
Per quante volte uno salvi il mondo, quello riesce sempre a mettersi nei guai!
Noi ci si prova anche a valorizzare systemd e lo diciamo da sempre con estrema serietà: alcune delle innovazioni introdotte dal sistema di init ideato e manutenuto dal team di Lennart Poettering fanno la differenza. Basti pensare alla gestione delle dipendenze dei servizi o all’elevatissima personalizzazione applicabile agli stessi. Insomma, è certamente un bel pezzo di codice.
Poi però…
Accade che ci si imbatte in notizie, come questa di Phoronix, che annunciano systemd-homed, una nuova componente di systemd focalizzata a migliorare la gestione delle home directory.
E allora un paio di domande ce le si fa.
Le home directory. Cosa può portare a pensare che ci sia bisogno di intervenire, anzi di gestire inglobando, uno dei capisaldi di GNU/Linux (e prima ancora Unix), che da sempre ha fatto la differenza tra i sistemi multi-utenza proprio per il principio della segregazione mediante permessi?
La lista delle migliorie che systemd-homed vorrebbe apportare è la seguente:
- Home directory più trasportabili;
- L’assicurazione che tutti i dati degli utenti sono contenuti all’interno delle home directory;
- Assegnamenti degli UID gestiti dal sistema locale;
- Password utente unificate;
- Miglior supporto alla criptazione dei dati;
- Altri fantomatiche migliorie modernizzanti;
È davvero la trasportabilità delle home directory un problema? Lo è mai stato l’assegnazione dei permessi? Esistono esigenze rilevanti riguardo alla criptazione dei dati che potrebbero portare ad aver bisogno di un componente terzo (systemd, appunto) che le gestisca?
Posto che il problema possa essere una reale separazione dei dati utente dal sistema con la possibilità, ad esempio, di rendere le home non influenzabili dagli upgrade di sistema, mi arrendo: non sono riuscito a trovare uno use case che giustifichi l’entrata in scena di systemd.
Voi sì? Scrivetelo nei commenti, così possiamo predisporci per parlare di systemd-boot, per gli amici sd-boot, il boot manager UEFI di systemd!
Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.
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