Un troll ha fatto causa a GNOME

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Seppur siamo abituati bene con la condivisione, il riutilizzo e – più in generale – con i vari atteggiamenti di apertura tipici del mondo open-source, ben sappiamo come l’attribuzione della proprietà del software non sia l’unico pericolo da cui guardarsi.

In questo senso, i brevetti sono un esempio lampante per due motivi: il primo è che possono essere registrati per le idee senza la necessità che queste siano in effetti realizzate, il secondo per la loro durata, fino a 20 anni.

E, come in tutti i mondi, purtroppo anche in quello dei brevetti c’è sempre qualche furbo. È il caso di Leigh M. Rothschild che, negli anni, ed a nome di una fantomatica “Rothschild Patent Imaging LLC“, si è preso la briga di registrare qualche brevetto. 134 al momento.

A prima vista potrebbe apparire una fucina di idee, ma dopo una veloce lettura si rimane in realtà allibiti:

An interactive, remote, computer interface system having a remote server assembly including a quantity of primary site data and at least one primary site address that contains at least a portion of the primary site data and is distinct so as to identify a location thereof on a computer network…

Un’interfaccia per computer interattiva e remota che abbia un server remoto che includa una quantità dei dati del sito primario ed almeno un sito primario che contenga almeno una porzione dei dati del sito primario e sia distinguibile così da identificare la sua posizione in una rete per computer…

Vi suona familiare? Potremmo continuare a riportarvi il testo, tutto in toni super generici, ma di fatto in questo caso viene descritto un qualsiasi sistema di desktop remoto. Da notare che la sua registrazione risale al 1997 e si, se ve lo state chiedendo, nel 1997 erano già presenti software che effettuavano tali operazioni.

Tra i vari brevetti registrati ne è presente uno dal titolo “Wireless image distribution system and method” (sistema e metodo wireless di distribuzione immagini) che, in parole povere, descrive il metodo per un dispositivo in grado di catturare immagini (webcam, smartphone, etc.) di trasmettere le stesse tramite connessione senza fili (wifi, bluetooth, etc.) ad un dispositivo ricevente in maniera selettiva (per data, ora, locazione, etc.)

Neanche da dire che c’è più di un software che ricade in questa descrizione. Proprio uno di questi è Shotwell, il famoso gestore di immagini integrato di GNOME. E quindi? E’ partita una bella causa contro la GNOME Foundation per violazione di brevetti.

Se ne sta discutendo in questi giorni su LWN, su cui stanno uscendo interessanti notizie sull’azienda che ha intentato questa causa e mettendo in mostra l’aspetto da troll del personaggio (ad esempio, lo stesso ha fatto causa a diverse altre aziende per diversi altri brevetti, aziende quali QNAP, Pinterest, Cyberlink per citarne alcune).

Sarà interessante vedere se si concluderà in qualcosa o se alla fine verrà – come tutti suppongono – revocato il brevetto, ma fa pensare come seppur in tempi moderni (nello specifico questo è stato depositato nel 2008), sia consentita ed approvata la registrazione di idee così generiche, con possibilità di applicazione a diversi sistemi. Ne vedremo delle belle?

https://xkcd.com/827/

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

5 risposte a “Un troll ha fatto causa a GNOME”

  1. Avatar sabayonino
    sabayonino

    …hanno tentato di brevettare anche la ruota.

  2. Avatar hotrats
    hotrats

    Il milione di dollari avuto in donazione tempo addietro ha portato delizia. Ora inizia a portare qualche croce 🙂
    A parte gli scherzi, la situazione dei brevetti software ha superato ogni limite del demenziale e del ridicolo.

  3. Avatar Rickyx
    Rickyx

    In realtà in Europa non si possono brevettare le idee ma solo “soluzione inventiva”, cioè processi o metodi di produzione… (o marchi, ma non è questo il caso).

    Diversa è la situazione negli US, dove penso sia possibile brevettare “idee”. Purtroppo brevettando le idee non si promuove l’ingegno per la costruzione di una società migliore.

  4. Avatar Rickyx
    Rickyx

    In realtà in Europa non si possono brevettare le idee ma solo “soluzione inventiva”, cioè processi o metodi di produzione… (o marchi, ma non è questo il caso).

    Diversa è la situazione negli US, dove penso sia possibile brevettare “idee”. Purtroppo brevettando le idee non si promuove l’ingegno per la costruzione di una società migliore.

  5. Avatar Tommy Lazzaroni
    Tommy Lazzaroni

    a dire il vero la ruotà è stata brevettata circa vent’anni fa in australia
    https://www.newscientist.com/article/dn965-wheel-patented-in-australia/

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