Il Kernel in WSL2 potrà restituire la memoria a Windows quando non necessaria

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La seconda incarnazione del Windows Subsystem for Linux (WSL), come già spiegato alla sua presentazione, può essere descritta come una macchina virtuale integrata con Windows, che usa un Kernel Linux apposito.

Per quanto questa scelta abbia dei vantaggi in termini di compatibilità – e prestazioni – delle applicazioni volte a funzionare al suo interno, la soluzione tecnica ha delle limitazioni sull’uso delle risorse. In particolare sono presenti meccanismi per l’aumento dinamico delle risorse utilizzate (come la RAM), ma non per la loro diminuzione.

Il 30 ottobre Microsft ha annunciato invece esattamente questa possibilità, il che ne renderà più allettante l’uso. Ecco il video di presentazione incluso nell’annuncio:

Per raggiungere questo scopo è stato necessario modificare il Kernel Linux e la macchina virtuale, o meglio l’hypervisor usato: Hyper-V.

La speranza è che le modifiche al Kernel siano (sufficientemente) generiche da poter essere incluse in quello standard in modo che possano usare la stessa funzionalità altri hypervisor, come KVM o VMware.

Sarebbe davvero il minimo per una azienda open-source quale è Microsoft… Giusto?

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

Una risposta a “Il Kernel in WSL2 potrà restituire la memoria a Windows quando non necessaria”

  1. Avatar michele
    michele

    a quando una distro targata Microsoft?

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