Bruce Perens e la battaglia per un OpenSource coerente

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Facendo seguito a quanto riportato negli ultimi mesi, con le dimissioni dalla Open Source Initiative che aveva contribuito a fondare, Bruce Perens ha rilasciato un’interessante intervista riportata da The News Stack.

Le affermazioni, che vanno a compendio di quanto affermato in fase di dimissioni, sono molto chiare e semplici. Perens spinge per un open-source coerente, che preveda nella sostanza solamente tre licenze (per la verità due e mezzo, tanto per semplificare le cose): Affero GPL 3, LGPL3 e Apache 2.

Questo il centro del discorso:

All three licenses address the problem of software patents in some way. There is much text shared between AGPL3 and LGPL3, so the effect is sort of like having to learn 2.5 licenses rather than 3. And of course AGPL3 addresses the SaaS problem by requiring SaaS providers to share their modifications, just as the GPL required people to share modifications before SaaS.

Tutte e tre le licenze indirizzano in qualche modo il problema dei brevetti software. Parecchie parti di AGPL3 e LGPL3 sono condivise, quindi l’effetto è quello di dover nella sostanza imparare due licenze e mezzo, anziché tre. Chiaramente AGPL3 indirizza il problema SaaS (Software As A Service, ndr) obbligando i provider che offrono servizi SaaS a condividere le loro modifiche, così come la GPL ha sempre richiesto, prima dell’era SaaS, di condividere le proprie modifiche alla stessa maniera.

Destinatari del messaggio, chiaramente, le grandi compagnie che fanno dell’open-source la base del proprio business:

We should be asking more of companies like Google and Amazon today, since they get so much value from us. But without deviating from the ideals of Free Software / Open Source as some license proposals do.

Oggi dovremmo chiedere di più da aziende come Google e Amazon visto che queste ricavano molto guadagno dal nostro lavoro. Ma senza deviare dagli ideali del Free Software / Open Source come alcune proposte di licenza fanno.

Nell’intervista le domande sono molteplici, dai motivi dell’abbandono alla OSI per arrivare alla recente causa vinta dallo stesso Perens contro Open Source Security Inc. per arrivare a parlare di uno degli hobby del pioniere dell’open-source: la creazione di una rete di satelliti open-source basati su open-hardware nata con l’intento di raccogliere proattivamente informazioni nei periodi tranquilli per far sì che durante le emergenze ci sia tutto l’equipaggiamento necessario ad agire prontamente.

Insomma, c’è poco da fare, un pioniere sarà sempre un pioniere, anche e soprattutto a sessantanni. Seguiremo da vicino gli sviluppi di queste prese di posizione, che ci sembrano coerenti e ben argomentate, non dimenticando che nel frattempo è in corso il processo d’appello della causa sopra menzionata.

Niente paura quindi, c’è da scommettere come il nome di Perens apparirà ancora su queste pagine virtuali.

Da sempre appassionato del mondo open-source e di Linux nel 2009 ho fondato il portale Mia Mamma Usa Linux! per condividere articoli, notizie ed in generale tutto quello che riguarda il mondo del pinguino, con particolare attenzione alle tematiche di interoperabilità, HA e cloud.
E, sì, mia mamma usa Linux dal 2009.