XOrg cerca sponsor per finanziare l’hosting della sua CI

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Notizia buona:

gitlab.fd.o has become very popular with our communities, and is used extensively. This especially includes all the CI integration. Modern development process and tooling, yay!

gitlab.fd.o è diventato molto popolare nelle nostre community ed è usato estensivamente. Questo include specialmente l’integrazione con la CI. Sviluppo e strumenti moderni, yay!

Notizia non molto buona:

The cost in growth has also been tremendous, and it’s breaking our bank account. With the current sponsors we’ve set up we can’t sustain that.

Anche il costo della crescita è stato tremendo e sta affossando il nostro conto corrente. Con gli sponsor attuali, non possiamo sostenerlo.

Questo quanto pubblicato recententemente sulla mailing list della X.Org Foundation che alza una bandierina e chiede aiuto: è tutto meraviglioso ed automagico ma per tenere in piedi questo sistema ci vogliono soldi che, con gli sponsor attuali, non ci sono.

Al momento il solo hosting di gitlab.freedesktop.org costa 75.000 dollari e se ne prospettano circa 90.000 per il 2021. Questo non include nessun tipo di runner per la continuos integration.

Tagliando tutta quest’ultima parte di CI, il tutto verrebbe invece a costare intorno ai 30.000 dollari annuali, costo che non avrebbero troppi problemi ad affrontare.

In precedenza l’infrastruttura di X.Org era hostata sui server presenti alla Portland State University ed al MIT ma tutta la parte GitLab è finita su Google Cloud.

Per tagliare i costi si potrebbe pensare di ri-migrare l’infrastruttura su server dedicati oppure trovare un cloud provider un po’ più economico, ma per il momento la priorità di X.Org è quella di trovare nuovi sponsor a stretto giro.

Nel caso questa ricerca non dovesse andare a buon fine, la X.Org Foundation si troverà costretta a “spegnere” la parte di CI per maggio – giugno.

Per chi fosse distratto, ricordiamo che sul loro repository non risiede solamente il codice di X.Org ma anche Wayland, Mesa, LibreOffice ed altri numerosi progetti open-source.

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.

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