Monaco ci ripensa (di nuovo): meglio Linux

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Continua il “drama” tra la città di Monaco e Linux.

Nelle precedenti puntate..

Tutto iniziò nel lontano 2003 quando Microsoft aveva annunciato il termine del supporto per Windows NT 4.0 e la città di Monaco aveva colto l’occasione per cercare di sganciarsi il più possibile dal software proprietario, a partire dal 2006.

Il piano prevedeva l’utilizzo di formati open, software cross-platform ed un ambiente desktop ad-hoc basato su Linux, LiMux.

Nel 2013, circa l’80% dei desktop avrebbe dovuto essere interamente LiMux. In realtà, a causa dell’incompatibilità di molti software, Windows faceva da spalla al Pinguino.

Verso la fine del 2017, dopo un cambio ai vertici, Monaco aveva annunciato l’abbandono di Linux – e del progetto LiMux – per tornare interamente a Windows. Il motivo della decisione derivava dal fatto che, nonostante i costi di licenza per il sistema operativo si fossero annullati, i costi di gestione si sono rivelati molto superiori per cercare di far funzionare le cose sotto Linux.

Il progetto, piuttosto impegnativo in termini di sforzo e denaro, prevedeva di riportare tutto sotto Windows entro il 2021 per la modica cifra di 86 milioni di euro (licenza SAP ed Oracle incluse!). E la migrazione, di fatto è ancora in corso.

Ora l’ennesimo plot-twist degno delle migliori soap opera:

We will adhere to the principle of ‘public money, public code’. That means that as long as there is no confidential or personal data involved, the source code of the city’s software will also be made public”

Aderiremo al principio “denaro pubblico, codice pubblico”. Questo significa che, a patto che non ci siano informazioni personali o confidenziali, il codice sorgente del software utilizzato negli uffici verrà reso pubblico.

Dopo questa dichiarazione arrivata domenica scorsa dalla nuova giunta della città, giubilo in tutta Free Software Foundation Europe, che circa tre anni fa aveva lanciato la campagna “Public Money, Public Code“.

Sperare dalla settimana prossima riesumino gli scatoloni con i CD di LiMux e si facciano un install-party in ufficio è molto poco realista (anche se è un immagine carina) dunque si attenderà la scadenza dei contratti in essere per poi tornare (di nuovo…) a Linux.

La cosa potrebbe però essere accelerata dal fatto che parte del lavoro è comunque già stata fatta, il sistema operativo c’è, va “solo” ripreso in mano.

Questo accordo di (ri)passaggio a standard più open stipulato tra il Münchner Parteien SPD (social democratici) e Die Grünen (i Verdi) sarà in vigore fino al 2026.

La domanda, dopo tutti questi cambi di OS e giunte varie, è: ma è una decisione davvero ponderata questa o è l’ennesima questione politica che finirà per far sperperare inutilmente altre risorse pubbliche?

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.

13 risposte a “Monaco ci ripensa (di nuovo): meglio Linux”

  1. Avatar Raoul Scarazzini
    Raoul Scarazzini

    @sabayonino:disqus il tuo discorso non tiene conto di un aspetto rilevante, e cioè che in questo caso stiamo parlando di soldi pubblici, che qualcuno spende (i cittadini) e qualcuno di altro deve giustificare (i responsabili/sviluppatori), pertanto non credo si possa dire “OK, ma che ci frega se loro vogliono perder tempo e risorse”.

  2. Avatar Raoul Scarazzini
    Raoul Scarazzini

    Esatto, per questo, come ha scritto Elena nell’articolo, la vicenda ha più della farsa piuttosto che del progetto 😀

  3. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Diciamo che ho “ripreso” in modo generale la frase “spendere energie” non relativamente al discorso Monaco ma perchè ogni volta che nasce un progetto , o una nuova rebuild di una distribuzione , magari fatta in casa , etc mi trovo sempre sta frase che mi fa inmbestialire per i motivi già esposti.
    Poi sono punti di vista diversi per carità …senza innescare guerre .
    Peace and …source

  4. Avatar Erlembaldo
    Erlembaldo

    Ma prendere una distribuzione già fatta, anziché spendere energie, tempo e denaro a crearne una, no?

  5. Avatar Erlembaldo
    Erlembaldo

    Allora chiedo perdono se ho urtato la sensibilità altrui con il mio commento…

    Tuttavia, avrei risposto esattamente ciò che ha risposto Raoul Scarazzini: si tratta di denaro pubblico e, soprattutto, di amministrazioni pubbliche. Non facciamoci turbare l’animo dal fatto che la Germania è sempre perfetta e altre amenità proprie di un libretto di proverbi… l’amministrazione ha i suoi problemi anche là e creare da zero una distribuzione Linux fatta su misura per Monaco di Baviera significa fare una cosa che interessa solamente Monaco di Baviera.

    Poi capisco che lo spendere energie sia una bestemmia per chi lo fa per passione… ma qui non parliamo di passione, di scopo… parliamo di risparmio di denaro pubblico. Adesso non creiamo discussioni sui massimi sistemi dove non c’è bisogno… un’amministrazione pubblica, un ministero non se ne fa niente dei bei discorsi sul genio che crea dal garage di casa: l’amministrazione vuole qualcosa che funziona, che faccia spendere il minor tempo possibile e che, a livello di usabilità, garantisca protezione dei dati trattati.

    Con ciò: io penso che senza farsi tanti problemi, una Debian o una Opensuse nei rispettivi rami stabili avrebbero potuto dare a Monaco di Baviera un ottimo servizio senza eccessivi sforzi. Ma forse mi sbaglio…

  6. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Perdonami , ma io non capisco mai il termine “spendere energie”
    Se qualcuno ha la possibilità di personalizzarsi una cosa , per lavoro , per passatempo , per qualsiasi motivo , per le proprie esigenze e ne ha le possibilità perchè dovrebbe essere sempre marcato come “perdere tempo”.
    Poi che venga mantenuta o meno è tutto un altro discorso che può andar avanti anche questo in eterno.
    Molti progetti probabilmente non sarebbero nemmeno nati se il “qualcuno” dal garage di casa non avesse modificato un quacosa per le seu esigenze …
    Un esempio lampante ?

    Linus Torvalds ed il suo kernel.
    Se non avesse perso tempo e risorse (le sue) per modificare Minix , probabilmente a ques’ora non avremmo il pinguino che conosciamo oggi.

    Veramnete. Non capisco.

    Allora lasciamo in mano tutto ad una sola azienda , che ci propina il suo prodotto bello ed impacchettato con le SUE condizioni e morta là e che nessuno perda tempo a trovare una alternativa.Che poi possa piacere o meno , sia utile o no è tutto un altro discorso.

  7. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Ci tengo conto , ci tengo conto eccome.
    Il mio era più un ragionamento generale.
    In questo caso però ci sono altri interessi sotto che poco (si fa per dire) hanno a che fare con il discorso Open/Close condiviso o non condiviso.
    Queste cose le si possono vedere anche nelle aziende quano cambiano i vertici di comanda ..cambiano le persone , cambiano le idee.E non credo che ai vertici di una qualsiasi azienda , pubblica o privata , piaccia veder spererati i propri investimenti.
    Il mondo bello perchè vario.

    Nel caso di Monaco , chi avrebbe intrapreso la strada dello spreco ?
    I primi con una distribuzione “fai da te” (e non credo sia solo quello il problema)
    O i secondi che hanno ribaltato completamente la situazione ?
    Ogni volta che si compiono queste azioni , se non ponderate adeguatamente con gli addetti ai lavori , sono solo uno spreco di denaro a prescindere.

  8. Avatar Eudora
    Eudora

    In linea di massima concordo
    Va però detto che tra le infinite distribuzioni in circolazione non me ne viene in mente nessuna costruita per le esisgenze della pubblica amministrazione. Specie considerando che ogni nazione ha obblighi e normative diverse a cui adempiere

  9. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Ed aggiungo :
    E molte sono solo delle rebuild “estetiche” .
    Pochissime distribuzioni aggiungono qualcosa di veramanete nuovo.

    Avrebbero potuto benissimo mettere una *buntu , poi va configurata, ci vanno i tools di cui il personale dovrebbe benificiare …
    Fatto questo ti fai la spin pronta all’usocon tutto il pacchetto software che potrebbe tornare utile ache ad altre amministrazioni , magari con le minime modifiche del caso

    Poi se in Germania le varie amministrazioni/istituzioni dialogano con gli stessi softwares meglio ancora.

  10. Avatar Samael
    Samael

    Se qualcuno ha la possibilità di personalizzarsi una cosa , per lavoro ,
    per passatempo , per qualsiasi motivo , per le proprie esigenze e ne ha
    le possibilità perchè dovrebbe essere sempre marcato come “perdere
    tempo”.
    Poi che venga mantenuta o meno è tutto un altro discorso che può andar avanti anche questo in eterno.

    Per lo stesso motivo per il quale, pur essendoci la libertà di espressione ciò non ti autorizza a sparare la prima scemenza che ti passa per la testa.

    Mi spiego meglio: esiste una cosa chiamata buon senso.
    Il fatto che tu POSSA fare ciò per via della licenza non vuol dire che sia necessariamente una buona cosa.
    Prima di metterti a creare l’ennesima derivata della derivata della derivata che ha gli *STESSI* obbiettivi delle altre N-milioni, e sulla quale non stai investendo niente per fare qualcosa di unico, ma stai solo facendo un apt-get install e stai preinstallando qualche pacchetto, forse bisognerebbe avere l’umiltà di fermarsi un attimo e pensare: ce n’è davvero bisogno? Il mondo sta davvero aspettando questo? Anch’io ho personalizzato per anni la mia installazione. Ma ciò non vuol dire che sia andato su SourceForge a pubblicarne la ISO e spacciarla per distribuzione. Sai cosa facevo? Come tutte le persone un pelino mature mettevo i dotfile su GitHub, così chiunque ne avesse bisogno avrebbe potuto prenderli senza problemi.

    E il problema non è insito nella natura del FOSS, ma nel modo in cui funziona Linux, dove ognuno guarda al proprio orticello e se ne frega del vicino di casa. Si guarda al singolo punto anziché all’intero quadro. Ecco perché la chiamo la sindrome della cantina.

    Nel mondo BSD, per esempio, le distribuzioni in stile Linux vengono fin da subito messe alla gogna, e muoiono dopo poco tempo, o se rimangono (come GhostBSD) non se le fila nessuno.

    Pensa che persino TrueOS che era mantenuta di iXsystems (azienda che sviluppa FreeNAS e che quindi ci buttava dei soldi) si è dovuta arrendere. Perché? Perché nel mondo BSD la community preferisce gravitare attorno ai progetti grandi e finanziarli.

    Pensa quanti soldi buttati in donazioni si sono presi invece questi fenomeni che hanno fatto una derivata per poi chiudere il giorno dopo.

    E no, per favore lasciamo perdere il garage alla Steve Jobs o Linus Torvalds.
    Questa gente che fa la derivata della derivata non sta sviluppando NIENTE. Non ha nemmeno scritto una riga di codice. Ha semplicemente fatto un apt-get install e cambiato il wallpaper.
    Torvalds ha scritto Linux perché ai tempi non c’era NIENTE di FOSS usabile su x86. 386BSD viveva nell’incertezza di Jolitz ed AT&T guardava con attenzione la situazione per via del copyright.
    L’unico modo per usare UNIX su x86 era comprare Xenix da Microsoft/SCO, e pagare un botto di soldi di licenze, oppure comprare ferro UNIX proprietario come le SPARC della SUN o le POWER di IBM, che costavano 10 volte tanto.

    Stiamo parlando di due dimensioni completamente differenti. Non confondiamo la gente che ha cambiato il mondo con i nerd brufolosi che cambiano i wallpaper per mostrarli su r/unixporn.

  11. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Ma finiscila !
    Non ho offeso Trovalds o altri
    Ho scrittto che per i suoi motivi a preso o modificato Minix

    Come quelli che modificano qualche “distro” , e ci possono mettere dentro qualcosa che può essere utile o meno.
    Quelli di Monaco si sono fatti la loro … ne hanno le competenze , per le loro esigenze ? Ben venga ! Son contento per loro .

    Questo ho scritto .

    Non sono stato là a discutere se il Wallpaper è meno utile dello script che cambia la vita al mondo ….

    Se arriva pinco pallino prende Ubuntu e fa e ci ficca su qualcosa interessante ben venga … vuole cambaire solo il set di Icone … amen . restà là e non la rimpiangerà a nessuno

    Stai sempre là a guardare l’atomo di pelo nell’uovo … perdona il Mondo se non sono tutti saccenti come te !

    qui chiudo veramente

  12. Avatar sabayonino
    sabayonino

    Tu sei andato troppo sul particolare.
    Hai preso “il ragazzino brufoloso che si cambia il wallpaper”

    Io non ho specificato nessun grado di competenza.

    Può valere per chiunque , dalla persona con competenza , al medio-competente a quello alle prime armi … ed il ragazzino brufoloso che si cambia il wallpaper

    Vuoi discutere sulle competenze o meno ? non mi riguarda

    Tu guardi al mondo dell’IT perchè ci vivi forse dentro … ma fuori là ci stanno anche persone normali che fanno cose banali che a te possono anche sembrare inutili.

    Se ti senti la voce della verità sopra di tutti , ti ricordo che ci stanno anche differenti pensieri fuori dal tuo laboratorio.

    Saluti.

  13. Avatar floriano
    floriano

    ogni distribuzione però crea seccature con gli aggiornamenti e i singoli programmi, in questo modo probabilmente hanno il controllo di tutto (o almeno credono)

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