Fedora 33 sarà tra le release più grandi degli ultimi anni

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Lo sviluppo di Fedora 33 è in corso e, stando alla lista di ChangeSet, questa release si prospetta essere una delle più grandi di sempre.

A parte i “soliti” aggiornamenti software a glibc, RPM o Java, spiccano novità piuttosto interessanti come l’uso di Btrfs come filesystem di default. Avevamo già dato la notizia dei rumors a riguardo, ma ora è proprio confermato.

Altra novità riguarda la partizione di swap che sparirà per lasciare il posto a zram, un RAM drive che utilizza la compressione, montato in /dev/zram0, su cui il sistema andrà a fare paging out quando necessario.

Fedora 33 aggiunge la compatibilità per alcune hardening feature presenti sui più recenti modelli di processori ARMv8.3-8.5.

Per quanto riguarda l’amato-odiato systemd, systemd-resolved diventa ufficialmente il resolver DNS della distro.

Un cambiamento che spicca – e che personalmente sto ancora cercando di capire – è il passaggio dell’editor di default da vi a Nano.

Ancora in discussione invece l‘abbandono al supporto del BIOS legacy, in favore del solo UEFI. In ogni caso, anche se il Fedora Project decidesse di mantenerlo (per ora), la stessa Intel ha annunciato che entro la fine di quest’anno cesserà di supportarlo su tutte le piattaforme.

Addio anche ai vecchi protocolli per la crittografia TLS 1.0 e TLS 1.1, alle chiavi Diffie-Hellman a 1024 bit e agli hash in SHA-1.

La release comunque non è comunque dietro l’angolo, avete tempo fino ad ottobre per decidere se Fedora 33 vale la pena di essere provata o meno!

Affascinata sin da piccola dai computer (anche se al massimo avevo un cluster di Mio Caro Diario), sono un’opensourcer per caso, da quando sono incappata in Mandrake. Legacy dentro. Se state leggendo un articolo amarcord, probabilmente l’ho scritto io.

13 risposte a “Fedora 33 sarà tra le release più grandi degli ultimi anni”

  1. Avatar JaK
    JaK

    Mi si può, per cortesia, spiegare il vantaggio di avere un DNS resolver nel programma di init? Perché, davvero, si inizia ad esagerare con systemd

  2. Avatar JaK
    JaK

    Mi dispiace, Samael, ma questa è solo polemica gratuita.Riesci a spiegarmi, per cortesia, a cosa serve invece di fare ironia fuori luogo?

  3. Avatar JaK
    JaK

    La tua sicuro.

    Disse quello che iniziò subito a fare paragoni con i dinosauri

    Tu invece riesci a spiegare perché hai glissato completamente la domanda

    Sicuro: perché ho presupposto che un programma che si chiami systemd-resolved sia un componente di systemd che ha la triste fama di fare più cose di quello che ci si aspetterebbe

    e sei entrato subito in butthurted mode

    Non entro nemmeno nel merito dell’uso della volgarità.
    Se la mia unica colpa è quella di aver frainteso che systemd-resolve è un componente separato da systemd avresti anche potuto farlo notare educatamente. Posso essere stato precipitoso nella domanda; ma l’ironia gratuita l’ho davvero trovata fuori luogo

  4. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Beh ognuno la vede dal proprio punto di vista e aggiungo ha reso Linux piu’ instabile (e ho avuto qualche noia) nella fase d’ avvio ed e’ anche una mina vagante non sai mai con certezza quanto tempo ci impieghi ad effettuare il boot.
    Mai successo con Upstart tutto perfetto. Ma e’ solo una mia esperienza.
    Sara’ anche superfluo, ma alla fine sempre di Init si parla e se non voglio Systemd posso scegliere altre distro . Ultimamente sto testando con discreto successo in Live Ghostbsd…

  5. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Ah questa e’ proprio grossa SystemD non e’ un Init. In realta’ e’ l’ esatto contrario. Non occore quotare ok non vado avanti a scrivere.

  6. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Ecco me lo sentivo. Poi SystemD non ha colpe. Un riavvio e ancora un “Shutdown Tainted” pochi minuti fa. Due mesi lo stesso ma le cause erano diverse. Ora sembra un libreria. Con Upstart non sarebbe sucesso… Systemd funziona si certamente..

    https://uploads.disquscdn.com/images/451b83af7eaae42a99a3315b7c34e21bebecadf7da66fcf35a9886051e689912.jpg

  7. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Centralizzare.
    Riprendo da Fonte Wikipedia:
    “Systemd ha generato numerose controversie tra le comunità del software libero. Le principali critiche riguardano la sua architettura, che violerebbe la filosofia Unix (do one thing and do it well) andando a creare una rete di dipendenze strette tra le sue componenti, ossia un insieme di file binari che hanno largamente superato le funzionalità di base di un init system. Secondo queste critiche, un init system non dovrebbe infatti essere responsabile del power management, dei mount point, delle schedulazioni, della crittografia, di syslog, della rete, e molto altro – funzionalità implementate in systemd”
    E questo a qualcuno non piace. E’ il nocciolo della questione.

  8. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Amen ma se siti specializzati riportano chiaramente SystemD e’ Init cosa dovrei pensare ? Che tutti sono ignoranti ?

  9. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Ok vedro ‘ di aprire una segnalazione se riesco distro Mint…

  10. Avatar Raoul Scarazzini
    Raoul Scarazzini

    @mauriziotosetti:disqus occhio che in questi giorni ci sono molti update che coinvolgono grub per via di Boothole, quindi il consiglio è quello di aggiornare i pacchetti con frequenza, perché, tanto per dire, i sistemi Red Hat e CentOS non si avviano più dopo le patch di questi giorni. Ne parleremo domani in un articolo specifico.

  11. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Si interessante.

  12. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    In effetti ho ricevuto parecchi aggiornamenti su Grub: su Grub Common e Grub bin. Tra le altre cose ho avuto una strana descrizione che recitava più o meno così ” Aggiornamento superfluo Grub2 potete disinstallare il pacchetto”, per ben 2 volte..

  13. Avatar Maurizio Tosetti
    Maurizio Tosetti

    Son riuscito a capire dove si trova il comando shutdown, tramite il comando da terminale “whereis” poi ho postato il comando ldd con parametro -v

    Nel caso specifico per la libreria Liblzma mi appare:

    ” /lib/systemd/libsystemd-shared-237.so:
    liblzma.so.5 (XZ_5.0) => /lib/x86_64-linux-gnu/liblzma.so.5″

    Edit

    sempre su stessa libreria:

    /lib/x86_64-linux-gnu/liblzma.so.5:
    libdl.so.2 (GLIBC_2.2.5) => /lib/x86_64-linux-gnu/libdl.so.2
    libpthread.so.0 (GLIBC_2.3.3) => /lib/x86_64-linux-gnu/libpthread.so.0
    libpthread.so.0 (GLIBC_2.3.2) => /lib/x86_64-linux-gnu/libpthread.so.0
    libpthread.so.0 (GLIBC_2.2.5) => /lib/x86_64-linux-gnu/libpthread.so.0
    libc.so.6 (GLIBC_2.14) => /lib/x86_64-linux-gnu/libc.so.6
    libc.so.6 (GLIBC_2.4) => /lib/x86_64-linux-gnu/libc.so.6
    libc.so.6 (GLIBC_2.17) => /lib/x86_64-linux-gnu/libc.so.6
    libc.so.6 (GLIBC_2.2.5) => /lib/x86_64-linux-gnu/libc.so.6

    Mi pare non ci sia nulla di strano o di anomalo

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