Nextcloud incorpora Kaspersky nel suo private cloud

0

Vi abbiamo già parlato in passato di Nextcloud, una soluzione IaaS (Infrastructure-as-a-Service) open source che potete tranquillamente installare per conto vostro.

Già perchè se non vi va di usare le più comuni alternative come Dropbox, Google Drive o Microsoft OneDrive per motivi di sicurezza, allora l’unica è tenersi i file “in casa propria”, e Nextcloud è molto utilizzato perchè fornisce una soluzione completa out-of-the-box: gestione dei file, chat integrata tra utenti (basata su Mattermost), e Groupware (calendari, contatti, email).

Ovviamente, essendo prevalentemente nato come uno storage per gestire i propri file, viene data particolare attenzione a quello che ci si può caricare: il rischio è sempre quello di uploadare un file apparentemente normale ma infetto e, da li, ritrovarsi infettati.

Già da diverso tempo nell’App Store integrato in Nextcloud (da cui in genere si installano programmi che aggiungono funzionalità al proprio IaaS) è possibile scaricare applicazioni antivirus che eseguono la scasione dei file in arrivo prima del caricamento ufficiale. Se il file risulta infetto, allora viene scartato e non caricato nel proprio storage.

Fino ad ora, per eseguire questa importante applicazione, Nextcloud si è sempre appoggiata a ClamAV, un antivirus open source molto utilizzato su sistemi *nix (e non solo, essendo disponibile anche per gli altri OS), ma per la loro versione Enterprise la startup tedesca ha siglato recentemente un accordo con Kaspersky, il gigante degli antivirus:

Nextcloud strives to provide the most secure online collaboration platform on the market. By integrating Kaspersky’s powerful protection capabilities, enterprises can rest assured malicious content can not easily spread through their document exchange technology.

Nextcloud si impegna a fornire la piattaform di collaborazione online più sicura sul mercato. Integrato le potenti funzionalità di protazione di Kaspersky, le aziende possono stare tranquilli che i contenuti malevoli non possono facilmente diffondersi sulla loro piattaforma di scambio dei documenti.

Quindi, adesso saraà possibile acquistare insieme un versione speciale di Kaspersky Scan Engine ed una versione dell’applicazione antivirus di Nextcloud, costruita appositamente per funzionare sull’engine dell’azienda russa.

Quanto il prodotto proprietario funzioni meglio di quello open è tutto da appurare ma, considerando che dei vari servizi IaaS pubblici l’unico che (almeno esplicitamente) utilizza un antivirus per scansionare i file prima dell’upload è OneDrive, questo rende Nextcloud sicuramente un’ottima alternativa, con il vantaggio di non dare i propri importanti documenti in mano a nessuno.

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *