FINOS e GoldmanSachs rendono OpenSource Legend

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Abbiamo parlato di Fintech Open Source Foundation (FINOS) ad aprile perché entrata a far parte della Linux Foundation (LF).
Oggi ne parliamo perché proprio la Linux Foundation annuncia la resa open-source di (parte della) piattaforma di gestione dei dati usata da Goldman Sachs (GS), proprio tramite FINOS – di cui GS è membro platinum.

La piattaforma si chiama Legend, è disponibile su Github, ed è presente sul sito di FINOS una pagina di presentazione, dalla quale possiamo notare come il processo di apertura del codice sia partito un anno fa e preveda la conclusione l’anno prossimo: sei fasi diverse per ben 2 anni di lavoro. Se interessa, siamo alla fine della fase 2, che prevede l’apertura alle contribuzioni esterne, ovvero che non siano di dipendenti di GS.

Per descrivere in poche parole in cosa consista Legend, possiamo dire trattarsi di una serie di moduli che definiscono degli standard, a partire dal linguaggio con cui si descrivono i dati fino ad arrivare a processi che – utilizzando quei dati – riescono a fare ricerche e correlazioni sui DB. La piattaforma è composta da vari moduli, ognuno specifico per un certo aspetto, e di cui per ora sono stati resi open-source solo quelli base (potremmo dire del backend, sempre per semplificare).
Ma se volete qualcosa di più esteso, potete dare uno sguardo al sito dedicato.

L’annuncio della LF è molto articolato, ma si sottolinea come questa piattaforma sia già usata e condivisa con molte grandi banche:

Today’s launch comes on the heels of the completion of a six-month pilot in which other leading investment banks, such as Deutsche Bank, Morgan Stanley and RBC Capital Markets, used a shared version of Legend, hosted on FINOS infrastructure in the public cloud, to prototype interbank collaborative data modeling and standardization, in particular to build extensions to the Common Domain Model (CDM), developed by the International Swaps and Derivatives Association (ISDA).

Il lancio di oggi arriva sulla scia del completamento del pilot di sei mesi nel quale altre banche di investimento leader, come Deusche Bank, Morgan Stanley e RBC Capital Markets, hanno usato una versione comune di Legend, tenuta sull’infrastruttura di cloud pubblico di FIONS, per creare un prototipo collaborativo interbancario di modellazione e standardizzazione dei dati, e in particolare per costruire estensioni al Common Domain Model (CDM) sviluppato dalla International Swaps and Derivatives Association (ISDA).

E il pilot deve essere andato molto bene se Stephen Goldbaum, direttore esecutivo di Morgan Stanley, ha detto (come troviamo sempre nell’annuncio):

Legend is an impressive technology with great potential for improving industry efficiency.
We see tremendous potential for synergies between Legend and our own Morphir project, also open-sourced through FINOS, just last month. These contributions together validate the FINOS model of bringing industry competitors together to solve industry challenges.

Legend è una tecnologia impressionante e con grande potenziale per migliorare l’efficienza dell’industria.
Vediamo enormi potenziali per le sinergie tra Legend e il nostro progetto Morphir, anch’esso reso open-source attraverso FINOS proprio il mese scorso. Questi contributi assieme convalidano il modello di FONOS nel mettere insieme i concorrenti dell’industria per risolvere le sfide dell’industria.

Questa piattaforma si presenta quindi come il nuovo punto di riferimento per il trattamento dei dati nell’industria finanziaria. E, a giudicare dalla pagina di presentazione in GitHub, non sarà disponibile solo via cloud ma anche sui propri server, nella propria infrastruttura:

(Coming Soon; Information on running and installing your own instance of Legend, locallly, on premise, or in a cloud provider such as AWS, Azure, OpenShift, Google, etc.)

(In arrivo; Informazioni per eseguire ed installare la propria instanza di Legend, sulla propria macchina, sui propri server, o in provider cloud come AWS, Azure, OpenShift, Google, etc.)

Insomma, abbiamo un nuovo prodotto open-source che sembra avere le carte in regola per essere un punto di riferimento, perfino uno standard, fin da subito. E a noi questo piace.

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

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