In questi giorni GitHub, che ricordiamo essere in mano ad una nota azienda di Redmond, ha finalmente riaperto il repository del codice di youtube-dl, una libreria Python che permette di scaricare audio e video dalla famosa piattaforma di Google, YouTube.
Tutto è nato quando circa un mese fa (il 23 Ottobre, per l’esattezza), ha dovuto disattivare ben 18 repository di progetti che permettevano di scaricare contenuti da YouTube a seguito di un richiesta legale della RIAA (Recording Industry Association of America, più o meno l’equivalente della nostra SIAE) con una motivazione decisamente opinabile:
clear purpose of this source code [la libreria youtube-dl, n.d.t.] was to circumvent the technological protection measures used by authorized streaming services such as YouTube, allowing users to reproduce and distribute music videos and sound recordings without authorization.
Il chiaro scopo di questo codice sorgente è di aggirare le misure di sicurezza tecnologiche utilizzate dai sistemi di streaming come YouTube, permettendo agli utenti di riprodurre e distribuire registrazioni video ed audio senza autorizzazione.
Il cavillo utilizzato è stato quello della Sezione 1201 del Digital Millenium Copyright Act (DMCA) che permette di far rientrare quella libreria come sistema che viola il copyright, non perché contiene codice che viola il copyright stesso, bensì perché fornisce la possibilità di aggirare le protezioni sul copyright.
A seguito di questa notizia, però, si sono mossi i legali della Electronic Frontier Foundation che hanno dimostrato come quel progetto in realtà non viola quella specifica sezione, scrivendo una lettera inviata direttamente al team di controllo di GitHub. In questa viene fatto notare come Google stessa non ha alcun sistema di protezione per evitare che quei contenuti non siano scaricabili, e che gli stessi devono essere disponibili a qualsiasi tipo di applicazione, browser, smartTV, etc.
Una piccola vittoria, che ha spinto GitHub ad una mossa ben più grande, soprattutto a seguito del polverone che questo discorso ha avuto il mese scorso. Da esperti legali che dimostravano come la RIAA aveva abusato della DMCA, ad un editoriale della Freedom of the Press Foundation che spiegava come la libreria ha molti usi legittimi (per sviluppatori, giornalisti ed archivisti), fino ad alcuni sviluppatori che hanno ricaricato la libreria centinaia di volte, fino ad alcuni che sfruttando la possibilità di allegare commit ai bug aperti su repository non di proprietà, hanno caricato il codice di youtube-dl come bug allo stesso repository della DCMA (questo lo farei rientrare nella categoria “Epic Win”).
Quello che ha fatto il famoso sito di hosting di codice è stato quindi creare un fondo da 1 milione di dollari per la difesa degli sviluppatori, che l’azienda prevede di utilizzare proprio per proteggere gli sviluppatori in casi come questo.
Developers who want to push back against unwarranted takedowns may face the risk of taking on personal liability and legal defense costs. To help them, GitHub will establish and donate $1M to a developer defense fund to help protect open source developers on GitHub from unwarranted DMCA Section 1201 takedown claims
Gli sviluppatori che vogliono opporsi contro la disattivazione di repository ingiustificata potrebbero dover affrontare il rischio di assumersi responsabilità personali e costi legali per la difesa. Per aiutarli, GitHub riconoscerà e donerà 1 milione di dollari ad un fondo per la difesa degli sviluppatori, al fine di proteggere gli sviluppatori open-source su GitHub da disattivazioni ingiustificate causate dalla sezione 1201 del DMCA.
Questo quanto affermato da Abby Volmer, Senior Manager of Policy di GitHub, oltre ad aver avvisato che GitHub provvederà all’assunzione di esperti tecnici e legali, insieme a specialisti indipendenti, che da oggi faranno la revisione di tutte queste richieste così da assicurarsi sia di essere conformi al DMCA, che di proteggere gli sviluppatori da discussioni inutili.
Sicuramente un’ottima mossa che permetterà a tutti quegli sviluppatori che, in nome della libertà, dedicano tempo e risorse personali a progetti open-source di essere un pochino più tranquilli e “forti” rispetto a questi grossi enti che -a volte- utilizzano la loro dimensione per i loro personali interessi.
Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.
Lascia un commento