Finalmente è uscita dallo stato di beta ed è diventata ufficiale la VPN in salsa Mozilla, anche se ancora non siamo stati ufficialmente invitati.
Già perchè al momento i paesi in cui si può sottoscrivere questo servizio sono 6: US, UK, Canada, Nuova Zelanda, Singapore e Malesia. E’ possibile comunque mettersi in lista di attesa per essere avvisati quando questa sarà disponibile.
La cosa interessante è che è disponibile fin da subito per praticamente tutti i sistemi operativi: iOS ed Android per la parte smartphone, Windows 10, macOS e Linux (attualmente solo Ubuntu, però) per quanto riguarda il desktop.
La copertura, essendo questo servizio fornito nativamente da Mozilla e con la collaborazione di Mullvad (un provider VPN) è davvero elevata con, all’attivo circa 280 server in 30 diversi paesi ed a quanto pare anche lato velocità pare non sarà un problema poichè Mozilla stessa afferma che non fa restizioni di alcun tipo sulla banda.
Ma come funziona sotto al cofano? A differenza di altri sistemi proprietari o dei più famosi basati su OpenVPN, la VPN fornita dall’azienda di Firefox utilizza il protocollo WireGuard di cui vi abbiamo già parlato diverse volte su queste pagine, che ha dalla sua oltre la semplicità di uso ed elevata qualità a livello di protocolli crittografici utilizzati, anche grande semplicità di configurazione e performance di tutto rispetto. Certo, in quanto “utilizzatori del servizio Mozilla VPN” nulla di questo sarà visibile lato vostro, ma sapere che sotto sotto vengono usate tecnologie open all’avanguardia fa ben sperare nella qualità del servizio stesso.
A livello protocollare quindi sembrerebbe a posto, ma per quanto riguarda la privacy? Pare che anche di quella non ci si debba preoccupare. Oltre ad affermare che nessun dato o log dell’attività di rete venga ne salvato ne condiviso, Mozilla – con il suo Manifesto – ha definito i 5 “Principi per la Privacy dei Dati” ai quali afferma di aderire in maniera molto stringente.
Ovviamente il servizio non sarà gratuito, ed al momento il prezzo è di $4.99 USD/mese (circa €4.12/mese al cambio attuale) per 5 dispositivi contemporaneamente, che comunque risulta essere abbastanza competitivo rispetto ad altri servizi similari, con il vantaggio di avere la “certezza” sull’uso di tecnologie open-source e di, nel proprio piccolo, contribuire oltre che a pagare il servizio magari anche in piccola parte alle casse di Mozilla che, soprattutto come abbiamo visto negli articoli più recenti, pare non se la passi molto bene.
Non resta che leggere maggiori dettagli nella pagina ufficiale ed aspettare pazientemente che il servizio sia disponibile anche da noi. Magari una prova si potrà anche fare.
Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.
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