Grandi novità per ArchLinux che fornisce niente meno di… Un installer!

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Chi segue il blog, e i miei articoli in particolare, saprà già che ho un certo interesse per Arch – non fosse che ne sono un utente soddisfatto.
Ma devo riconoscere che per poterlo usare sono richieste conoscenze e abilità semplicemente non disponibili per un principiante. E, ad essere onesti, rimane un poco oltre anche per gli utenti medi: è una distribuzione per esperti.

Proprio per questo, la community si è sempre concentrata a produrre la documentazione più chiara (e completa) possibile – il wiki è un vero punto di riferimento – lasciando da parte tool di automazione o semplificazione delle operazioni amministrative.
Per essere chiari e rendere l’idea, il processo di installazione prevede che, partendo dal disco di installazione (aggiornato e rilasciato a ogni inizio mese), sia possibile – e necessario – operare con un terminale, per dare tutti i comandi di configurazione del sistema:

  • impostazioni di rete;
  • partizionamento dei dischi;
  • formattazione dischi;
  • mount corretto dei dischi
  • installazione sistema base;
  • chroot per operare col sistema base;
  • configurazione utenze root/aggiuntive;
  • installazione e configurazione boot loader;
  • riavvio.

Unico aiuto: la guida all’installazione. Disponibile anche (in forma ridotta) sul disco stesso, ma sicuramente più comodo quando disponibile con un browser grafico, necessariamente su un altro computer.

O almeno, così è stato finora. Phoronix infatti ci informa che nell’ultimo rilascio è stato incluso un installer, un programma (o script) che automatizza buona parte dei processi sopra esposti semplificando (e non di poco) il lavoro, che si chiama archinstall. Nell’articolo sono presenti anche alcuni screenshot, dai quali si evince essere interattivo, ma è del tutto plausibile si possa automatizzare fornendo già le risposte all’invocazione.

Uno degli screenshot dell'articolo su Phoronix
Uno degli screenshot dell’articolo su Phoronix

Sebbene questo installer non possa competere con quelli di altre distribuzioni più conosciute e user friendly né per vastità di scelte, né per facilità d’uso, né – manco a dirlo – per grafica, rimane un aiuto importante: ora anche utenti che non siano già molto esperti potranno avvicinarsi a questa distribuzione, mentre chiunque non abbia necessità particolari potrà affidarsi a questo processo per avere un sistema funzionante – con tanto di gestore grafico – in poco più di 5 minuti.

Alla prima occasione non mancherò di provare questa novità. Voi, già fatto?

Ho coltivato la mia passione per l’informatica fin da bambino, coi primi programmi BASIC. In età adulta mi sono avvicinato a Linux ed alla programmazione C, per poi interessarmi di reti. Infine, il mio hobby è diventato anche il mio lavoro.
Per me il modo migliore di imparare è fare, e per questo devo utilizzare le tecnologie che ritengo interessanti; a questo scopo, il mondo opensource offre gli strumenti perfetti.

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