Il ritorno di SCO: IBM e RedHat nel mirino

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Chi utilizza Linux da abbastanza tempo ha quasi sicuramente sentito parlare della vicenda di SCO. Ne parlavamo già noi nel 2017, ma il discorso già era stato affrontato più e più volte, dall’inizio degli anni 2000 per l’esattezza.

Da tempo però non c’erano novità sull’argomento, ma proprio in questi giorni l’azienda Xinuos – che ha acquistato SCO nel 2011 – si è risvegliata dal sonno ed ha fatto causa a IBM e Red Hat per “aver copiato illegalmente il codice di Xinuos per il suo sistema operativo server”. Vi ricorda qualcosa?

Quello che abbiamo trovato degno di una spy story da vero Blockbuster è la sequenza degli eventi descritta dalla stessa Xinuos:

First, IBM stole Xinuos’ intellectual property and used that stolen property to build and sell a product to compete with Xinuos itself.  Second, stolen property in IBM’s hand, IBM and Red Hat illegally agreed to divide the relevant market and use their growing market powers to victimize consumers, innovative competitors, and innovation itself.  Third, after IBM and Red Hat launched their conspiracy, IBM then acquired Red Hat to solidify and make permanent their scheme.

Per prima cosa IBM ha rubato la proprietà intellettuale di Xinuos e l’ha usata per costruire e vendere un prodotto per competere con Xinuos stessa. Poi, con la proprietà rubata nelle mani di IBM, IBM e Red Hat si sono illegalmente accordate per dividersi il mercato ed usare il loro potere crescente per vittimizzare i consumatori, i competitor innovativi, e l’innovazione stessa. Infine, dopo che IBM e Red Hat hanno avviato la loro cospirazione, IBM ha acquistato Red Hat per consolidare e rendere permanente il loro piano.

Attenzione, perché se prima tutta la battaglia era costruita sul fatto che IBM avesse rubato il codice di SCO Unix per il suo AIX, adesso la questione è molto diversa, e ruota intorno all’affermazione del fatto che adesso il codice rubato è quello di UnixWare e OpenServer, sistemi operativi che sono sul mercato dal lontano 1995.

Ovviamente IBM nega ancora tutto affermando che, come nelle cause precedenti intentate dalla stessa azienda, anche questa “sfida la logica”. Ed ovviamente, ancora non c’è alcuna prova fornita da Xinuos per dimostrare quanto afferma.

Se l’ultima volta vi consigliavamo di ascoltare Never Ending Story, adesso è giunto il momento di rispolverare Il Cerchio della Vita di Ivana Spagna. E di preparare un nuovo sacchetto di pop corn.

Utente Linux/Unix da più di 20 anni, cerco sempre di condividere il mio know-how; occasionalmente, litigo con lo sviluppatore di Postfix e risolvo piccoli bug in GNOME. Adoro tutto ciò che può essere automatizzato e reso dinamico, l’HA e l’universo container. Autore dal 2011, provo a condividere quei piccoli tips&tricks che migliorano il lavoro e la giornata.

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